Al Masters comanda Scheffler, nuovo record per Tiger (ma negativo)

In cima al leaderboard c’è tanta America, a cominciare da Scottie Scheffler (66, 72, 71; -7), già campione Masters due anni fa, il numero 1 del mondo è partito con un birdie alla 1 e ha fatto il bis alla 3, e sembrava quindi destinato a un volo solitario e a blindare la leadership, invece l’inizio delle seconde nove è stato un incubo con doppio bogey alla 10 e subito un altro bogey alla 11. I cuori deboli avrebbero mollato, lui ha fatto eagle alla 13 e birdie alla 15. Ma visto che siamo al Masters e che la gioia dura sempre lo spazio di una folata di vento, ecco il bogey alla 17 per un putt sbordato di pochissimo quando la palla sembrava ormai entrata. Però l’altalena delle emozioni non era finita: grazie a tre colpi perfetti alla 18 – drive, approccio e putt – ecco il birdie che ha illuminato tutta la giornata e gli ha garantito un colpo di vantaggio sul secondo, Collin Morikawa. Il californiano che vive a Las Vegas ha gia vinto il Pga Championship nel 2020 e TheOpen al Royal St.George nel 2021. Dovesse vincere qui ad Augusta sarebbe il terzo Majors della carriera, un successo che lo metterebbe tra i grandissimi di questo sport. Ieri è partito da dietro, ma già nelle prime buche ha colmato lo svantaggio con tre birdie consecutivi. Poi un giro più regolare, forse fin troppo, con 9 par nelle seconde nove. Però il suo score è un miglioramento giro dopo giro (71, 70, 69; -6) e la sua speranza è che la marcia non si arresti la domenica. Al terzo posto ancora un americano, Max Homa, l’unico di questo gruppetto di statunitensi a non aver ancora assaporato il gusto di un Major. Per lui ieri un round con 17 par e un bogey, senza nemmeno un birdie (67, 71, 73; -5). È vero che la regolarità paga, ma oggi servirà molto più sprint…  L’altro americano che era in testa venerdì, cioè Bryson DeChambeau (65, 73, 75; -3) si è tirato fuori dalla lotta con un disastro alla 15. Già in difficoltà durante tutta la giornata, arrivato alla buca fatale ha tirato un orrendo slice come secondo colpo finito tutto sulla destra quasi nel fairway della 17 e poi per cercare di recuperare ha mandato la palla in acqua con il terzo colpo. Il risultato è stato un doppio bogey che lo ha fatto rimbalzare indietro in classifica. Niente di nuovo, purtroppo per lui: i ruscelli dell’Augusta National hanno visto affondare l’ambizione di migliaia di golfisti nei novant’anni di storia del club e del Masters. Solo un incredibile birdie alla 18 imbucato con un approccio da oltre cento metri lo tiene un po‘ in vita.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *