A Crans Montana l’inglese domina sin da giovedì: tra gli italiani male Migliozzi, passato da 13° a 35° prima delle 18 buche finali
Matteo Dore
2 settembre
– Milano
Che cosa si può dire a uno che è primo giovedì, primo venerdì e primo anche sabato? Solo fargli i complimenti… Matt Fitzpatrick sta recitando quasi un monologo all’Omega European Masters in corso a Crans Montana, in Svizzera. L’inglese di Sheffield, numero 8 al mondo, è la stella assoluta del torneo e nessuno si stupisce di vederlo lassù. Molto più strani gli errori, come il doppio bogey alla 13, un par 3 dove è finito in acqua con il primo colpo. Ma dopo quel mezzo disastro ha messo tre birdie sulla carta per chiudere con un -3 di giornata che vale il -15 totale. Alle sue spalle, a -13, un terzetto formato dallo scozzese Connor Syme e dai due svedesi Alexander Björk e Ludvig Aberg. Bene anche il fratellino di Fitzpatrick, il giovane Alex, quinto a -12.
Rammarico
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Poteva essere tranquillamente un po’ più in alto in classifica anche Renato Paratore che ha chiuso a -11, settimo, con due birdie e 16 par. Bravo a non fare nemmeno un bogey, ma il rammarico è dovuto a qualche errore di troppo con il putt. Il livello del suo gioco è stato molto più alto dello score finale sul giro (-2). Alla 15, alla 16 e soprattutto alla 18 si è concesso tre occasioni per il birdie, ma le ha sprecate tutte e tre: “È vero, almeno un paio di colpi in meno potevo averli – ha detto alla fine prima di tornare in campo pratica per mettere a posto le sensazioni sullo swing – ma ho sbagliato a leggere le pendenze. Comunque sono contento e mi sento pronto a fare bene anche nel giro finale”. Paratore quest’anno ha diviso i suoi impegni tra DpWorld Tour e Challenge. Sul primo è un po’ in ritardo e ha bisogno di qualche buon risultato per riconquistare la carta persa dolorosamente un anno fa, quando fu il primo degli esclusi.
Deludente
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Più deludente l’altro italiano in gara, Guido Migliozzi, che venerdì aveva dominato con un eccezionale -9 e nel terzo giro invece ha chiuso addirittura sopra par con 4 bogey e 3 birdie. Si sperava molto meglio, ma in tutta la giornata non ha mai trovato continuità e la qualità dei colpi che ha nella sacca. A seguirlo c’era tutta la famiglia, dalla mamma alla fidanzata Marta, e anche il presidente della Federgolf Franco Chimenti che ha preso un aereo da Roma venerdì pomeriggio per essere in Svizzera nel weekend e fare sentire il suo appoggio a Migliozzi e Paratore. Sempre molto appassionante la corsa fra chi spera di essere chiamato da Luke Donald a fare parte della squadra europea di Ryder Cup. Ludvig Aberg, come detto, è secondo. Il giovane svedese è passato professionista solo da pochi mesi ma in tanti lo vedono già pronto e maturo anche per la gara contro gli Usa che si disputerà al Marco Simone dal 29 settembre al primo ottobre. I risultati sono dalla sua parte perché anche se questa in Svizzera è soltanto la sua seconda gara sul Dp World Tour, la prima l’aveva terminata al quarto posto e in questa potrebbe finire ancora meglio. Bene anche Nicolai Hojgaard – quinto a -12. In sedicesima posizione Yannik Paul e Adrian Meronk. Più indietro (56esimo) Robert MacIntyre. Lunedì Donald annuncerà le sue scelte. Non sarà facile prendere le ultime decisioni.
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2 settembre – 19:14