Si dice il bello dello sport e il bello della musica, che insieme possono creare sinergie improvvise sulla vibrazione di un arco. Ma c’è arco e arco. Messi a confronto nelle giornate del ritiro a Cantalupa dalla squadra giovanile della scuola di Tiro con l’Arco di Cantalupa e dai partecipanti del XXIII Xenia Chambers Music Course, un corso Internazionale di Musica da Camera per giovani strumentisti ad Arco. L’incontro, per caso, nella hall dell’albergo Tre Denti a Cantalupa tra il coach della Nazionale Giovanile Fabio Olivieri e la presidentessa dell’Associazione Ensemble Xenia Eilis Cranitch e il suo staff. “È stato un incontro sportivo culturale tra due mondi che hanno saputo approcciarsi integrandosi attraverso le conoscenze dell’uno e dell’altro, un momento di crescita che ci ha visti insieme protagonisti. Musica e sport sono due scuole di vita”. Così nel racconto del responsabile tecnico e coach della scuola squadra giovanile di Tiro con l’Arco di Cantalupa, Fabio Olivieri. “Nel mio intervento –ha proseguito – ho evidenziato l’importanza della cultura sportiva nella conoscenza dell’intelligenza emotiva, come quello di creare un gruppo sano e omogeneo, una vera squadra che fonde passione, divertimento e sacrificio. Sulla forza di un gruppo di lavoro mi è stata fatta una domanda ben precisa come quella sulle prestazioni a squadra. Ho cercato di far capire ai giovani musicisti che vengono fatte delle scelte tecniche e non sempre mi affido ai punteggi più alti, ma come avvenuto in passato, compongo la squadra inserendo gli atleti che sanno interagire tra loro, nella squadra ognuno deve sentirsi coperto dal proprio compagno per ottimizzare la prestazione di gruppo. Molti i temi che ci hanno coinvolto insieme, dai quali, tra l’altro, non si può prescindere. La comunicazione, per esempio, uguale per un maestro di violino come per un maestro di tiro con l’arco. Riuscire ad inserirsi in quel canale dove l’allievo percepisce, recepisce e analizza non sempre è facile, per questo fondamentale è il rapporto che si crea e adattarsi al cambio generazionale e ai numerosi cambiamenti dei nostri giovani, siano sportivi o musicisti, per un educatore è fondamentale. Ma dall’emotività e dalla capacità di fare gruppo ai problemi fisici il passo è stato breve- continua Fabio Olivieri- forse quello che per un musicista può apparire un non problema si è rivelato importante anche per la qualità di vita, quindi abbiamo affrontato argomenti come la gnatologia, la tensione del bulbo oculare per uno scorretto posizionamento della testa, le posture non idonee e le tensioni che queste creano nei fasci muscolari. Sia a noi arcieri che agli strumentisti, infatti per le posture non corrette vengono a concorrere vari fattori neurofisiologici, biomeccanici, emotivi, psicologici e relazionali. Ho proposto al responsabile dello Staff Xenia di contattare le Università di Scienze Motorie e Fisioterapia per metterli a conoscenza delle loro problematiche. Decisamente- conclude Olivieri – quello con l’Ensemble Xenia è stato un momento di progettualità e di grande crescita per tutti gli arcieri presenti”. Insomma è stato come esercitarsi in un’orchestra unita e amalgamata.