Secondo posto per Nespoli, Paoli e Pasqualucci, superati in finale da Taipei, mentre le azzurre Andreoli, Boari ed Hervat si fermano ai piedi del podio, anche loro battute da Taipei. Per l’Italia punti importanti per il ranking anche in vista di Parigi 2024
Guido Lo Giudice
25 aprile
– Milano
Un podio, un quarto posto e sensazioni positive per le squadre maschili e femminili della Nazionale Olimpica di ritorno da Antalya. In Turchia è andata in scena la prima tappa della coppa del mondo, il primo atto di una lunga e impegnativa stagione internazionale all’aperto e i risultati di questo appuntamento hanno diversi risvolti. Per i vincitori delle gare individuali l’oro è significato anche la qualificazione diretta alla finalissima del circuito che si disputerà in Messico a ottobre, mentre per le squadre, le posizioni ottenute hanno anche una valenza per il ranking mondiale che, per la prima volta, avranno un ruolo in vista delle qualificazioni per Parigi 2024. È per questo motivo che l’argento conquistato dagli olimpici Mauro Nespoli, Alessandro Paoli e David Pasqualucci e il quarto posto delle azzurre Lucilla Boari, Tatiana Andreoli e Karen Hervat, oltre a sottolineare la competitività dell’Italia, sono valsi punti che potranno avere un peso in vista della corsa ai prossimi Giochi Olimpici.
I numeri della gara
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Per quanto riguarda i valori generali della manifestazione va sottolineato che, per la prima volta dall’avvento del covid, le gare si sono potute svolgere quasi del tutto con le regole che vigevano prima della pandemia e, per quanto riguarda la qualità degli attori in campo, le sfide sono state sicuramente probanti: a onor del vero va rimarcato che non erano presenti tra le compagini asiatiche lo spauracchio Corea del Sud, oltre a Cina e Malesia ma, nel complesso, si contavano in gara 47 Nazioni e un totale di 197 arcieri nel ricurvo e altri 143 per il compound. Insomma, parliamo di numeri che nel complesso danno valore alle prestazioni. Nel compound l’Italia non è riuscita ad esprimersi come aveva saputo fare in altre occasioni, a testimonianza della continua crescita internazionale degli specialisti di questa divisione. Gli interpreti italiani non sono arrivati a giocarsi una medaglia né nell’individuale, né nelle prove a squadre. Cosa che invece è avvenuta nella divisione olimpica. Dopo una buona qualifica, infatti, gli azzurri hanno cercato di farsi largo nell’individuale, arrivando con l’olimpionico Mauro Nespoli a sfiorare la semifinale, sfumata dopo il match contro l’iridato Brady Ellison per 7-3, mentre Tatiana Andreoli era stata stoppata agli ottavi. Ma le prestazioni migliori sono arrivate grazie alle squadre.
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Azzurre ai piedi del podio
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Il trio femminile dell’arco olimpico si è fermato ai piedi del podio: Tatiana Andreoli, Lucilla Boari e Karen Hervat sono state superate allo shoot off da Taipei (Kuo, Lei, Peng) al termine di un’altalena di emozioni 5-4 (29-25). Le azzurre vincono il primo parziale 53-50, ma le avversarie ribaltano la situazione (59-56 e 55-52), un duro colpo a cui la Nazionale risponde con il 55-52 che rimanda il verdetto alle frecce di spareggio. Negli ultimi tre tiri però la formazione di Taipei è più precisa e vince la sfida. La strada verso la finale per il bronzo aveva visto le azzurre battere con un doppio 6-2 Bangladesh (Akter, Nisha, Siddique) e India (Bhakat, Kaur, Ridhi), sfortunata invece la semifinale con la lunga lotta contro la Germania (Bauer, Kroppen, Schwarz), testa di serie numero uno del tabellone, che si conclude allo shoot off e premia le tedesche 5-4 (23-26).
Azzurri d’argento
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È d’argento invece la medaglia di Mauro Nespoli, Alessandro Paoli e David Pasqualucci, anche loro fermati nel match decisivo da Taipei (Su, Tang Wei). Il terzetto italiano viene sconfitto 6-0 al termine di una sfida in cui gli avversari si prendono tutti i tre set con un ritmo di gara particolarmente alto in cui su 18 frecce escono dal giallo solo in due occasioni, ottenuto con i seguenti parziali: 56-50, 57-55 e 57-55. In precedenza l’Italia era arrivata alla finale grazie ai successi su Kazakhstan per 5-1, sulla Germania ancora per 5-1 e poi in semifinale sull’Ucraina in rimonta per 6-2. Quest’ultima, è riuscita a prendere parte alla competizione grazie all’impegno della Federazione Internazionale, del Comitato Olimpico ucraino e dei molti arcieri che stanno raccogliendo fondi proprio per permettere ai nazionali ucraini di continuare a gareggiare nei maggiori eventi internazionali stagionali.
Gli altri risultati
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Per quanto riguarda gli altri risultati, la competizione a squadre femminile è stata vinta dalla Gran Bretagna sulla Germania per 5-1, mentre nel mixed team è l’India a imporsi in finale sul duo britannico per 5-4 dopo lo spareggio (18-17). Nel misto l’Italia era scesa in campo con Andreoli e Nespoli che sono stati fermati di misura ai quarti dagli Usa dopo lo spareggio 5-4 (19-18). La competizione individuale ha visto invece il successo dell’arciera inglese Bryony Pitman che ha superato allo shoot-off l’olandese Laura Van Der Winkel 6-5 (8*-8), bronzo alla Bauer che vince 6-2 il derby tedesco contro Schwarz. Per quanto riguarda le finali maschili a salire sul gradino più alto del podio è stato lo spagnolo Miguel Alvarino Garcia battendo 6-0 l’australiano Ryan Tyack. Bronzo allo statunitense Brady Ellison che supera 7-3 il campione olimpico e padrone di casa Mete Gazoz. La World Cup tornerà a maggio, dal 16 al 22, a Gwangju in Corea del Sud e poi proseguirà a Parigi dal 20 al 26 giugno e a Medellin, in Colombia, dal 18 al 24 luglio. La finale è in programma in Messico, a Tlaxcala, il 15 e il 16 ottobre.
25 aprile 2022 (modifica il 25 aprile 2022 | 11:51)