Prima giornata con pioggia e vento, tanti big – Tiger compreso – devono ancora completare il percorso
12 aprile – 07:29 – MILANO
La prima giornata del Masters, iniziata con pioggia e vento che hanno costretto a un rinvio di un paio d’ore di tutto il programma, finisce con un trionfante Bryson DeChambeau che guarda tutti dall’alto del suo imperioso -7 (65 colpi) e con un ottimo Scottie Scheffler che lo insegue a un solo colpo (66, -6). Tanti però i giocatori che non sono riusciti a concludere il giro sospeso per oscurità. Tra di loro anche Tiger Woods (fermato alla 13 con uno score parziale di -1) che dovranno terminare questa mattina prima di rimettersi in pista per il secondo round. È ovviamente ancora presto per trarre qualsiasi conclusione perché non si vince nessun torneo al primo giro, ma le prove di DeChambeau e Scheffler sono state impressionanti e se dovesse continuare così il Masters 2024 potrebbe offrire una sfida da libri di storia.
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la gara
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DeChambeau è stato travolgente all’inizio con tre birdie nelle prime tre buche, frenato in quelle seguenti con un bogey alla nove, il capolavoro è stato costruito nelle seconde nove con ben cinque birdie che hanno permesso all’americano di provare la fuga. Scheffler, il numero 1 del mondo, strafavorito della vigilia, che ha già vinto la Giacca Verde nel 2022 e non vede l’ora di ripetersi, ha avuto un giro simile a quello di DeChambeau con una grande accelerata sulle seconde nove, peccato per i due par alla 17 e 18. Per lui nessun bogey, è la prima volta che finisce un giro al Masters con la carta pulita ed è anche il giro migliore che ha fatto ad Augusta. A -5 c’è Nicolai Hojgaard, il giovane danese all’esordio ad Augusta. Ha fatto birdie a tutte e tre le buche dell’Amen Corner (11, 12 e 13), la parte più difficile è caratteristica del campo. Hojgaard però deve ancora finire il primo giro, gli mancano da giocare 16, 17 e 18. Appena più indietro Danny Willett (68 colpi totali, -4) che qui ha vinto nel 2016, top della sua carriera altalenante. Stesso punteggio per Max Homa che ha giocato 13 buche come Tiger, stamattina farà le ultime 5 prima di ripartire subito per il secondo giro. Il campione in carica, Jon Rahm, ha chiuso un colpo sopra il par, mentre Rory McIlroy è un po’ più avanti (71 colpi, -1): al Masters non faceva un primo giro sotto il par dal 2018: per lui 4 birdie e 3 bogey.
l'exploit
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Quello di ieri è stato il miglior round al Masters anche per Bryson DeChambeau che è un personaggio controverso del golf. Un ingegnere prestato allo sport, con un approccio matematico alla prestazione, si è inventato nuovi ferri con shaft lunghi tutti uguali, ha sempre la mente piena di numeri, ha costruito un fisico impressionante grazie a una dieta iperproteica prima di dimagrire verso dimensioni più normali. Un bombardiere pieno di muscoli capace di distante impossibili che qualche anno fa aveva snobbato il campo del Masters – fra l’orrore dei più – definendolo un par 67, troppo facile per lui. L’Augusta National si era vendicato: per lui mai meglio del 21° posto e due tagli mancati nel ‘22 e nel ‘23, proprio dopo il commento sul par 67. DeChambeau è poi stato uno dei primi a lasciare il Pga Tour per accettare le offerte arabe della LIV. “È stato uno dei miei migliori giri degli ultimi tempi. Ho imparato a gestire meglio il campo, a non pensare sempre e solo alla bandiera ma di piazzare la palla per trovare le posizioni migliori. Ho 30 anni, non sono vecchio, ma più maturo sì. Nell’ultimo periodo ho conosciuto un golf più leggero e divertente che mi ha permesso di togliermi qualche peso di troppo nel mio gioco”. Chiaro il riferimento alla LIV. Scheffler invece è il classico bravo ragazzo, una fede in Dio professata senza timori, innamorato di sua moglie Meredith che molto presto gli darà il primo figlio (deve nascere in aprile), sempre sorridente. Un fenomeno che questa stagione ha già vinto Arnold Palmer Invitational e The Players.