Azzurri e tecnici sotto gli occhi dei futuri allenatori

Al CPO Giulio Onesti gli allenamenti dei nazionali sono stati visionati dai corsisti che ambiscono al titolo di allenatore Fitarco. Lucilla Boari: "sarà una stagione lunga e vogliamo partire col piede giusto"

Guido Lo Giudice

16 marzo
– Milano

Lucilla Boari, bronzo olimpico a Tokyo 2021. Fama
Lucilla Boari, bronzo olimpico a Tokyo 2021. Fama

Mentre le frecce azzurre sono impegnate in raduno al Centro di Preparazione Olimpica "Giulio Onesti", c'è un doppio impegno per i tecnici della nazionale che, tra un allenamento e l'altro, sono impegnati nelle aule della Scuola dello Sport per il corso che darà il titolo di "Allenatore Fitarco" ai 30 partecipanti. Tanti gli argomenti trattati durante il corso che si concluderà questo fine settimana, come la metodologia dell’allenamento, la tecnica del tiro per l’arco compound, le scienze biochimiche, la tecnica di tiro con l’arco nudo, la preparazione tecnica dell’arciere, i materiali e la messa a punto nell'arco olimpico e il ruolo del mental coach.

I coach diventano docenti

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A vestire i panni di docenti ci sono anche i coach e i membri dello staff della nazionale olimpica e, per i corsisti, c'è stata anche la possibilità di seguire dal vivo gli allenamenti degli azzurri ed hanno potuto confrontarsi con il direttore tecnico Giorgio Botto, con i coach Natalia Valeeva, Matteo Bisiani e Amedeo Tonelli, oltre che con i membri dello staff, tutti presenti all'Acqua Acetosa: dallo psicologo Manolo Cattari, al preparatore atletico Jacopo Cimmarrusti per finire con il fisioterapista Andrea Rossi. Nel frattempo i Nazionali hanno potuto godersi delle giornate di allenamento con un clima primaverile, che saranno preludio al prossimo raduno che si svolgerà in Piemonte dove si disputerà anche una gara di valutazione utile per la prima convocazione della stagione outdoor: la tappa di coppa del mondo di Antalya, in Turchia, ad aprile.

Marco Galiazzo, due ori olimpici ad Atene 2004 e a Londra 2012. Fama
Marco Galiazzo, due ori olimpici ad Atene 2004 e a Londra 2012. Fama

Boari non si accontenta

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"Il tempo è stato dalla nostra parte, visto che ci siamo allenati con un bel sole – ha detto la vincitrice del bronzo a Tokyo 2020, Lucilla Boari -. E' stato utile venire a Roma e cambiare luogo di allenamento, siamo felici di essere venuti al Centro di Preparazione Olimpica dove ci sono tanti altri grandi atleti di altre discipline sportive. In alcune giornate c'è stato anche un po' di vento che, per noi arcieri, rappresenta sempre un'insidia ma, allo stesso tempo, è fondamentale allenarsi quando c'è. Per esempio nella tappa di coppa in Turchia il vento è una costante e noi dobbiamo saperlo gestire per non abbassare il livello delle prestazioni". Saranno numerosi gli appuntamenti del 2022 e Lucilla Boari è una che non ama accontentarsi. "La stagione è lunga ed è bene cominciare con il piede giusto. Oltre alle tappe di World Cup ci saranno anche gli Europei in Germania e i Giochi del Mediterraneo in Algeria, ai quali tengo in maniera particolare: nel 2018 vinsi l'oro, la prima medaglia individuale da senior in una grande competizione". Per la portacolori delle Fiamme Oro l'obiettivo resta comunque arrivare ai prossimi Giochi Olimpici, che diventerebbero la sua terza partecipazione: "Dopo la medaglia che ho vinto a Tokyo le aspettative sono alte, ma non mi spavento e, un passo alla volta, l'Italia proverà a guadagnarsi la qualificazione con entrambe le squadre in vista di Parigi. I nostri avversari sono tanti e forti, ma noi vogliamo confermare e migliorare quanto fatto in questi ultimi anni".

16 marzo – 23:37

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