Bocce, ecco le onorificenze del Coni: Riva e Cantarini sul tetto d’Italia

LE DICHIARAZIONI

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"Ho faticosamente proposto al Coni di far conferire i riconoscimenti del massimo organismo sportivo ad Antonio Riva e Germana Cantarini per la Raffa e Sturla per il Volo, quest’ultimo però per l’attuale regolamento sulle benemerenze non è stato preso in considerazione", il commento del presidente federale Marco Giunio De Sanctis, che ha l’intenzione di proporre di modificare a favore di realtà come la FIB. Antonio Riva, 80 anni lo scorso 3 maggio, è stato uno dei protagonisti della storia delle bocce italiane e internazionali. Il campionissimo lombardo, che ha vinto il suo primo titolo italiano nel 1956 (Individuale Under 18), nella carriera da atleta vanta 3 Mondiali (conquistati a Milano nel 1985 a squadra, a coppia e a terna) e sei titoli Europei. Da tecnico dell’Italbocce, ruolo ricoperto dal 1993 al 2000 e dal 2003 al 2007, ha portato gli azzurri dodici volte sul tetto del Mondo (dieci con gli uomini, due con le donne), vincendo anche dieci Europei. "È stata un’emozione incredibile al termine di un anno difficilissimo – ha evidenziato Antonio Riva – Sono contento perché è stata premiata tutta la mia carriera. Nel 2020 ho combattuto 87 giorni col Covid-19. Al terzo giorno ho rischiato la vita, alle 3 di notte, era marzo, senza più riuscire a respirare, salutai anche i miei familiari. La mia forza d’animo, la stessa che mi contraddistingueva sui campi di bocce, mi ha permesso di essere ancora qui. I medici mi hanno detto che, a 80 anni, sono stato un miracolato. Mi tremano ancora la voce e le gambe. Ho vinto la partita della vita e, adesso, questa importantissima onorificenza, che il Coni assegna ai più grandi". "Conosco Giunio, mi permetto di chiamarlo per nome, da quando è nato – il ricordo di Riva – È ancora nella mente la mia prima trasferta in nazionale e l’attuale presidente della Federbocce era ancora in fasce. È merito suo questo grande riconoscimento. Sono infinitamente grato a lui per aver pensato al sottoscritto, proponendo il mio nome". Riva, ancora oggi, si pone al fianco dei più giovani, trasmettendo loro la sua esperienza e il proprio entusiasmo per lo sport delle bocce. "A Possaccio – spiega – ci sono due ragazzini molto bravi e, quando hanno bisogno, sono al loro fianco. Gli do i giusti consigli e loro li accettano, seguendo le mie direttive. La nostra disciplina è anche questo: generazioni profondamente diverse a confronto, educazione e rispetto delle regole". Anche Germana Cantarini, dopo aver vinto tutto quanto c’era da vincere da atleta (sei Mondiali di cui tre Individuali, 5 Europei, due Giochi del Mediterraneo, dieci titoli italiani individuali e oltre duecento gare), si è messa immediatamente in evidenza anche da ct dell’Italia femminile della Raffa. Un titolo Mondiale in Argentina (l’oro di Elisa Luccarini), un bronzo mondiale (nella coppia Mista con Viscusi e Morano) e sei titoli Europei (tre a Sondrio nel 2018 e altrettanti a Innsbruck nel 2019). "Un riconoscimento inaspettato – ha affermato Germana Cantarini – Quando ho visto la lettera del Coni, prima di aprire la busta, mi sono chiesta cosa potesse esserci scritto. Non mi sarei mai aspettata un riconoscimento così veloce, anche se, da quando sono ct dell’Italbocce femminile, in ogni competizione disputata abbiamo sempre vinto". "Il ringraziamento va al presidente Marco Giunio De Sanctis, che ha creduto fortemente nella mia persona, proponendo il mio nominativo al Coni, all’intera Federazione Italiana Bocce e alle ragazze che sono state sempre eccezionali – ha concluso Cantarini – Questa onorificenza rappresenta uno sprone per fare sempre meglio, sperando che l’attività internazionale possa riprendere quanto prima".

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