Le parole
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Nel corso della quattro giorni bergamasca si è tenuta anche l’assemblea elettiva della Confederazione Europea Raffa, che ha visto l’elezione alla presidenza di Moreno Rosati, vice-presidente vicario della Federazione Italiana Bocce e della Confederazione Boccistica Internazionale. L’umbro Moreno Rosati ha preso le redini della presidenza della CER dal lombardo Bruno Casarini, che era stato eletto in occasione dei campionati europei femminili di Monza nel 2007 con la prima edizione della Bocce Europa Champions League che ha rappresentato il commiato del dirigente di Crema, che sarà nominato dal neo-Consiglio direttivo presidente onorario dell’organismo europeo della specialità Raffa. Al momento elettivo e alle premiazioni, presente il presidente della Federazione Italiana Bocce, Marco Giunio De Sanctis, per il quale “si è respirato grande entusiasmo in occasione di questa Champions League, kermesse nella quale occorrerà inserire il tiro di precisione, specialità che conferisce ancor di più spettacolo alla Raffa”. “Lo spettacolo che si può conferire alla Raffa con il tiro di precisione è immenso – ha proseguito De Sanctis – Il nostro movimento si è sempre compiaciuto dei grandi numeri, senza badare alla qualità, che non può prescindere dalle prove più spettacolari, riducendo anche i tempi di gioco, soprattutto delle partite”. “Modernizzando il nostro sport, con l’indispensabile unità politica a livello mondiale, il nostro movimento può ambire alle Olimpiadi – ha proseguito De Sanctis – Ma dobbiamo credere nella modernizzazione. Nel 2023 ci sarà la grande novità del ranking degli atleti di Alto livello, un sistema che coinvolgerà, gradualmente, tutte le categorie”. “Rivolgo i miei complimenti al neo-presidente della CER, Moreno Rosati, che contribuirà a diffondere la nostra disciplina in tutta Europa con una missione, quella di trovare le giuste soluzioni per ridurre i costi – ha sottolineato De Sanctis – Lo sport delle bocce è la disciplina accessibile a tutti per antonomasia, ma è indubbio come le corsie di gioco per praticare la Raffa siano costose. Pertanto, quanto prima occorrerà trovare le necessarie soluzioni per abbattere i costi della pratica sportiva Raffa per espanderla in tutti i Paesi, così come avviene per la Petanque, che contempla notevoli spese di gestione delle strutture dove essa si pratica. Anche per questo motivo si gioca in oltre cento Nazioni”.