Campionato Baby, ritorna l’orgoglio della maglia sociale

DA BERGAMO A PALERMO

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Uno sguardo all’indietro. Dopo l’ouverture di Firenze il campionato fece tappa nel 1991 a Napoli dove arrivarono primi i pesaresi della Marotta trascinati da Enrico Castelli che aveva al suo fianco Giovanni Iacucci, Matteo Battisti, Gian Luca Manuelli , Riccardo Carloni e Michele Gilebbi. Diedero cappotto, 3 a 0, ai teramani dell’Atriana. Sui campi si erano confrontate 14 formazioni societarie. Terzo appuntamento nel 1992 a Mantova con successo della bolognese Sanpierina che superò ai tiri dello spareggio, in una finale entusiasmante, i catanzaresi dell’Indomita. L’anno dopo, sui campi di Palermo, la spuntarono i napoletani della Frezza (nelle loro file il futuro fuoriclasse Giuseppe D’Alterio) e nel 1994, a Viareggio, la Sambedettese di Ascoli Piceno vinse il primo dei suoi due scudetti, successo che ripeté nel 1996 a Bergamo. I cosentini della Città di Rende salirono sul podio più alto di Campobasso nel campionato 1995. Guidati da Marco Cristiano, scesero in campo con Francesco Chiappetta, Luca De Vita e Fabio e Pietro Toteda. Non potevano mancare in questa sfida dei baby i polsi della Lombardia che da sempre vantava una grande tradizione di giovani campioni. Nel 1997, corsie di Salerno, lo scudetto andò alle magliette della Sanimed di Como. I lariani, dopo un avvincente spareggio vinto per un punto, 21 a 20, affondarono la corazzata Sambenedettese. La nona edizione, nel 1998, si giocò sui moderni campi della Lainatese di Legnano con i giovani bolognesi nuovamente campioni, stavolta con le magliette della Castello di Castel Maggiore guidate dal citì Luciano Luccarini. Nei due anni seguenti successo dei milanesi della Sestese e dei catanzaresi della S.S. Sala. Nel 2001 e 2002 doppietta della fortissima Sportiva di Ascoli Piceno, prima sui campi di Perugia e poi su quelli di Bologna. L’ultimo atto nel 2003. A chiudere questo entusiasmante ciclo toccò alla Calabria. Era la 14esima edizione. Sulle corsie di Catanzaro scrissero l’ultima pagina i maceratesi della Fontespina con capitan Andrea Cingolani che aveva al fianco Stefano Pierani, Andrea Bigioni, Manuel Macellari e Paolo Macori. Le magliette del citì Attilio Macellari sconfissero in finale i portacolori del Dopolavoro ferroviario di Crotone. Era il sesto scudetto conquistato da un club delle Marche.

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