Il torneo Under 15 di bocce torna alla squadra di Udine che l'aveva vinto nel '91 e nel '92

Mauro Traverso

31 agosto
– Milano

Sventola sul campionato di società Under 15 del volo, il vessillo della Quadrifoglio, per salutare il suo terzo scudetto dopo quelli antichi del '91 e '92. È il punto di Michele Feruglio a regalare il tricolore al club di Fagagna, organizzatore della fase finale della competizione giovanile, ma non è un miracolo di San Michele. Quella ottenuta dal sodalizio udinese di Aldo Di Fant è la conquista strappata col sudore, tutta in salita dall'inizio alla fine, e questo giustifica l'esultanza e regala toni autentici al suo trionfo. Il presidente federale, Marco Giunio De Sanctis, intervenuto per l’occasione in diretta, ha ringraziato il Vicepresidente Favre per la sua presenza, ancora più preziosa durante questa difficile fase emergenziale, il Presidente Di Fant per l’ottima organizzazione, ripagata della splendida vittoria del suo sodalizio, auspicando che questa seconda kermesse nazionale giovanile possa essere foriera per la piena ripresa del movimento boccistico nazionale.

Cammino

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Successo allo spareggio contro la Centallese, sconfitta con la Pro Falfenera, recupero vincente ai danni del club di Centallo, rivincita in semifinale nei confronti della Bassa Valle, che le negò il titolo 2019, e infine la sfida da western con l'astigiana Pro Falfenera. Questo il cammino tricolore di Erica Candolini, Davide Candolini, Michele Feruglio, Davide Muzzatti, Giacomo Sant, guidati dal tecnico Eliseo Bulfone. Quest'ultimo stenta a trovare la parola giusta per definire il successo. “ Felicità, grande emozione – esordisce l'istruttore cresciuto nella Quadrifoglio – e ragazzi meravigliosi. In finale, sul parziale di 2 a 6 sapevo che nella staffetta potevo contare su Michele e i mezzi straordinari di Erica. Ce l'abbiamo fatta. Determinazione, questo il denominatore vincente” .

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Punto

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Feruglio, 15 anni a settembre, alla Quadrifoglio da quattro stagioni, figlio e fratello d'arte (papà Fausto gioca nel Tavagnacco, mamma Alina ha appena smesso con la sorella, mentre il fratello Francesco è tesserato per La Perosina, una famiglia da pane e bocce), ha deposto nel cerchio dello spareggio il punto decisivo. “ Si è trattato – ha sottolineato Francesco – di un match molto teso. Già il parziale non ci era favorevole e nella staffetta dopo un minuto e mezzo eravamo sotto di 6 bocce. Ma abbiamo tenuto duro. Da lì in poi nei restanti minuti, bocciata su bocciata, il recupero, sino a quel 34 su 52 che è il miglior punteggio del campionato. Anche nello spareggio non è mancata la suspense. Nell'ordine ci siamo espressi , io primo puntatore, Davide Candolini primo tiratore, Giacomo Sant secondo puntatore, Davide Muzzatti secondo tiratore. Dopo il primo giro eravamo ancora zero a zero. Quando abbiamo ripreso io ho centrato il cerchio mentre il mio avversario l'ha persa lunga. Se devo dare un nome a questo trionfo, sicuramente lo definirei la grande voglia di vincere. È il mio primo titolo, dopo l'argento dello scorso anno, e lo dedico ai miei allenatori".