Collare d’oro per gli iridati paralimpici Enza Petrilli e Stefano Travisani

Alla cerimonia di consegna grande festa per l'onorificenza dei campioni del mondo

Guido Lo Giudice

14 novembre
– Milano

Enza Petrilli e Stefano Travisani con il Collare d'Oro, alla cerimonia del 14 novembre 2022
Enza Petrilli e Stefano Travisani con il Collare d'Oro, alla cerimonia del 14 novembre 2022

Per un atleta è sempre importante vincere. Ma il riconoscimento che si ottiene sul podio ha un sapore ancor più speciale se è valso un titolo mondiale e lo diventa ancora di più se la vittoria agonistica vale anche un riconoscimento da parte dalle massime autorità sportive di una Nazione. Dopo il trionfo iridato dello scorso inverno ai Mondiali outdoor di Dubai, gli iridati del tiro con l’arco paralimpico si sono meritati la massima onorificenza sportiva conferita da Coni e Comitato Italiano Paralimpico. I grandi protagonisti della rassegna all'aperto disputata per la prima volta in pieno inverno negli Emirati Arabi Uniti se la sono guadagnata mettendo le frecce al centro del bersaglio a 70 metri di distanza Stefano Travisani, vincitore dell'oro ricurvo open mixed team e Vincenza Petrilli, che oltre al titolo nel misto con Travisani, ha conquistato anche il titolo individuale e quello nel "doppio" insieme a Veronica Floreno (ma non essendo questa una competizione inserita nel programma delle Paralimpiadi, non dà diritto al Collare). Per la felicità del presidente Fitarco Mario Scarzella e del direttore tecnico della nazionale paralimpica Willy Fuchsova, presenti in prima persona a quella che possiamo definire la festa dello sport per antonomasia, tra i tanti campioni premiati a Roma nella Palestra monumentale dell’Università degli Studi del Foro Italico c'erano i due arcieri azzurri che hanno vissuto una stagione fantastica. A tenere a battesimo la cerimonia, trasmessa in diretta televisiva su Rai 2, c'erano come di consueto il presidente del Coni, Giovanni Malagò e il presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli. Insieme a loro, in una delle prime uscite ufficiali, il neo ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ha affermato: "C’è un organo del corpo che indica alla perfezione lo stato della nostra salute: è il cuore. Il mio, oggi, segnala emozioni forti".

Il presidente Scarzella, il dt Fuchsova, Travisani e Petrilli alla cerimonia dei collari d'oro

Il presidente Scarzella, il dt Fuchsova, Travisani e Petrilli alla cerimonia dei collari d'oro

Prime volte

—  

Emozioni che ha vissuto pure Vincenza Petrilli, chiamata sul palco dai presentatori Arianna Secondini e Marco Franzelli: "Questo è stato l’anno delle prime volte – ha sorriso “Enza” -. E delle prime medaglie. Mi ritengo fortunata perché ho avuto in Stefano Travisani un grande punto di riferimento. Insieme abbiamo lavorato per portare a casa dei risultati importanti". Risultati arrivati dopo pochi mesi dall'argento individuale conquistato al suo esordio ai Giochi Paralimpici di Tokyo… Per quanto riguarda Travisani, non è mancato un passaggio su una delle fonti d’ispirazione di Stefano: Alex Zanardi. "Ho avuto il piacere di incontrarlo – sono state le parole dell’arciere azzurro -; Alex è uno dei tanti ad avermi dato forza, nel mio momento peggiore. La forza di risollevarmi, di rialzarmi e di essere ancora qui. Due anni dopo ho avuto modo di incontrarlo di nuovo proprio alla cerimonia dei collari d'oro e mi ha enormemente stupito il fatto che lui si ricordasse di me…". Non è la prima volta, infatti, che Stefano riceve questa onorificenza: il primo Collare d’Oro di Travisani risale al 2017, l’anno del suo esordio al mondiale paralimpico disputato a Pechino: anche in quella occasione l'atleta lombardo trapiantato in Veneto aveva conquistato l'oro nel misto, ma in quella occasione con Elisabetta Mijno, la compagna di squadra con la quale ha anche vinto l'argento mixed team alle Paralimpiadi di Tokyo.

14 novembre 2022 (modifica il 14 novembre 2022 | 21:26)

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *