Il ventenne dell'Alabama conquista l'America Express in California. Era dal 1991 che un amateur non si imponeva sul circuito americano: l'ultimo fu Mickelson. Ora deve decidere se diventare professionista. Intanto nella classifica mondiale è passato dal numero 4129 al numero 68
Matteo Dore
22 gennaio 2024 (modifica alle 18:09)
Ci sono giorni che fanno la storia e nomi che improvvisamente diventano famosi: Nick Dunlap, americano dell'Alabama, vent'anni appena compiuti, ha vinto l'American Express a La Quinta in California. Una vittoria speciale perché Nick non è un professionista, ma un dilettante. E l'ultimo amateur capace di imporsi sul Pga Tour, il circuito americano, fu Phil Mickelson nel 1991, ben trentatrè anni fa. Dunlap con un totale di 259 (64 65 60 70, -29) colpi (nuovo record della gara) ha conquistato il `The American Express´ superando in volata il sudafricano Christiaan Bezuidenhout, secondo con 260 (-28) davanti a due big come Xander Schauffele e Justin Thomas, terzi con 261 (-27) al fianco di Kevin Yu. «Ci ho messo molto a tirare l'ultimo putt, è vero. Ma ho voluto godermi il momento, perché nello sport come nella vita nulla è scontato. Potrei non avere più questa possibilità, quindi ho voluto vivermi al massimo quell'istante».
come tiger
—
Nel golf quando succede qualcosa di straordinario il termine di paragone è sempre Tiger Woods. E anche Dunlap è stato subito accostato alla Tigre – che da dilettante aveva vinto tanto ma mai un torneo del Pga – perché la scorsa estate aveva pareggiato Tiger diventando il secondo giocatore ad aver vinto sia lo U.S. Junior che lo U.S. Amateur. Dunlap, che grazie a questo exploit ha conquistato un'esenzione per giocare sul circuito fino al 2026, è ora chiamato a prendere una decisione: passare al professionismo o rimanere ancora un amateur? «Non ne ho idea, in questo momento non voglio pensarci». Dovrà però farlo in fretta perché come amateur non può vincere soldi e visto il suo talento è facile prevedere che il suo conto in banca è destinato a esplodere nel momento in cui deciderà di passare al professionismo. Si dice che Taylor Made, che gli fornisce l'attrezzatura, abbia già pronto per lui un contratto da cinque milioni di dollari. E che anche Adidas abbia già preparato l'assegno per vestirlo. Il suo futuro agonistico è comunque segnato: anche se dovesse decidere di continuare gli studi all'Università dell'Alabama e restare dilettante potrà partecipare al Masters, allo U.S. Open e al British Open come campione dell'U.S. Amateur. Se diventa professionista e si iscrive al PGA Tour, potrà partecipare comunque al Masters e all'U.S. Open grazie alla vittoria di ieri, oltre ai restanti sette "elevated events" da 20 milioni di dollari del tour.
Intanto con il successo a La Quinta, Dunlap ha realizzato il più grande salto in avanti nella classifica mondiale della storia: è passato in una sola settimana dal numero 4.129 al numero 68.