Fenomeno Scheffler, vince il secondo Masters

Il numero 1 del mondo ha indossato la seconda Giacca Verde dopo quella del 2022 e fra pochi giorni diventerà papà per la prima volta: "Non ho parole per esprimere quello che sto provando in questo momento". Gran torneo per il debuttante svedese Aberg: è secondo 

Matteo Dore
Giornalista

15 aprile 2024 (modifica alle 02:09) – MILANO

AUGUSTA, GEORGIA - APRIL 14: Scottie Scheffler of the United States poses with the Masters trophy after winning the 2024 Masters Tournament at Augusta National Golf Club on April 14, 2024 in Augusta, Georgia.   Warren Little/Getty Images/AFP (Photo by Warren Little / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Scottie Scheffler è il campione Masters 2024. Il numero 1 del mondo ha dominato l’ultimo giro all’Augusta National e ha conquistato la seconda Giacca Verde dopo quella del 2022. L’americano, 27 anni, ha chiuso a – 11 totale (66, 72, 71, 68; 277 colpi). Ha battuto il giovane svedese Ludvig Aberg (-7), terzi gli americani Max Homa e Collin Morikawa e l’inglese Tommy Fleetwood (-4). Quest’anno Scheffler aveva già vinto Arnold Palmer Invitational e The Players, il successo ad Augusta gli garantisce un posto nella storia perché il suo secondo Masters è arrivato in sole 5 partecipazioni, l’ultimo a prendersi due Giacche Verdi in così poco tempo era stato Horton Smith che aveva vinto la prima edizione del torneo (1934) e la terza (1936). Decisivo l’Amen Corner, cioè le buche 11, 12 e 13, dove i suoi rivali hanno commesso errori gravi, mentre lui è uscito dal trio maledetto con un bogey alla 11 e un birdie alla 13 e un solido vantaggio che ha mantenuto fino al termine. A Scheffler un assegno da 3 milioni e 600 mila dollari.

pochi errori

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 Il Masters è il golf alla sua massima espressione, e quando la domenica ci sono quattro giocatori che – almeno all’inizio – si alternano in testa, c’è il sole e una temperatura perfetta e il livello del gioco sale buca dopo buca, ecco, con tutto questo lo spettacolo è assoluto. Alla fine a indossare la Giacca Verde è Scottie Scheffler, per lui è già la seconda volta e difficilmente sarà l’ultima. L’Augusta National è un campo che chiede semplicemente la perfezione, non accetta niente di meno, e lui ha limitato al minimo gli errori. Un piccolo passaggio a vuoto alla 4 e alla 7, un pegno pagato alla 11 con un altro bogey, poi una cavalcata sicura con 7 birdie totali mentre intorno a lui gli avversari si scioglievano e lui restava solido e concentrato. 

dominatore

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Con quei piedi che danzano a ogni colpo come NON si dovrebbe fare, un movimento assurdo che lui fa sembrare facile e quasi naturale, Scheffler quest’anno sta dominando come il Tiger Woods dei tempi migliori. Per capire la sua straordinaria costanza di rendimento, al di là dei risultati, si consideri che il 72 con cui ha chiuso il giro venerdì è stato il suo peggior giro in tutto il 2024. Suona incredibile anche solo a dirlo.

amen corner

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 Il Masters è stato deciso, come spesso accade, all’Amen Corner dove Scheffler è arrivato dopo i tre birdie consecutivi tra la 8 e la 10, tanto per far capire agli altri chi era il padrone. Fra i suoi avversari di giornata Morikawa si era già staccato alla 9 dove ha pagato con un doppio bogey un errore sul secondo colpo e l’incapacità di uscire dal bunker con il terzo. Alla 11 Morikawa si è ripetuto – purtroppo per lui – con un altro doppio bogey per colpa di una palla in acqua, lo stesso errore che aveva commesso poco prima anche Ludvig Aberg. Alla 12 il doppio bogey tocca a Max Homa, a quel punto Scheffler ha potuto giocare più tranquillo e il suo livello di gioco è incredibilmente ancora aumentato. Dopo il bogey alla 11, ha messo tranquillamente la palla in centro green alla 12 per evitare guai e mantenere il vantaggio. Da quel momento in poi solo birdie e tranquilli par. Cuore, mani e cervello quando serve, un mix letale per gli avversari.

le lacrime in ryder

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 Scheffler era stato protagonista negativo in Ryder Cup lo scorso settembre quando non aveva aiutato l’America contro l’Europa e aveva anche preso una ripassata storica dalla coppia Aberg-Hovland. Le immagini di lui in lacrime dopo il tracollo avevano fatto il giro del mondo. Ad Augusta si è preso la rivincita. Nei prossimi giorni diventerà padre per la prima volta. Un aprile che non dimenticherà mai. Subito dopo il giro era emozionato a pensare a quello che lo aspettava a casa: "Meredith, sto arrivando" ha detto sorridendo in tv rivolgendosi alla moglie. "Non ho davvero parole per esprimere quello che sto provando"

bravo ludvig

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Una menzione speciale per Ludvig Aberg che ha chiuso al secondo posto: per lui non era semplicemente il primo Masters, ma il primo Majors in assoluto. È passato professionista a giugno dello scorso anno e da allora ha vinto una gara sul DpWorld Tour e una sul Pga. È stato il primo nella storia a esibirsi in Ryder Cup senza aver prima giocato almeno un Major ed è stato decisivo nella vittoria dell’Europa. Ha 24 anni, non ha affrettato i tempi nel passaggio al professionismo e ha preferito finire il college, facile prevedere che il futuro sia dalla sua parte. Il duello Scheffler-Aberg diventerà una costante dei prossimi anni. 

gli altri

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Triste e solitario ultimo posto, fra quelli che hanno passato il taglio, per Tiger Woods (73, 72, 82, 77; + 16). D’altronde erano 14 mesi che non giocava 72 buche in un evento ufficiale, inevitabile la stanchezza, la ruggine, la mancanza di precisione. Già aver passato il taglio (24ª volta consecutiva ad Augusta, record assoluto) è stato eccezionale. Considerate le difficoltà fisiche che ha dovuto affrontare dopo l'intervento di fusione subtalare alla caviglia destra dello scorso aprile, essere arrivato alla domenica è stata una vittoria sotto ogni punto di vista. E l buona notizia – per tutti – è che Tiger ha dato appuntamento per i prossimi tre Majors: Pga championship, Us Open e British Open. Poche emozioni anche per Rory McIlroy (71, 77, 71, 73; +4) che chiude in una grigia 23ª posizione, mai in contention, sempre lontano dai migliori, e soprattutto per il campione del 2023, Jon Rahm (73, 76, 72, 76; +9). Lo spagnolo è passato alla LIV lo scorso dicembre accettando 500 milioni di dollari per giocare sulla superlega finanziata dagli arabi. Da allora non aveva mai più giocato un torneo su 72 buche – quelli della LIV si disputano su tre giorni e 54 buche – e probabilmente ha sentito la pressione. Questo Masters era stato presentato anche come un confronto fra i lealisti del Pga e i ribelli della LIV e Rahm era stato indicato ovviamente come il portabandiera dei secondi. Gli è andata male. Il migliore dei frazionisti sono stati Cameron Smith e Bryson DeChambeau (-2).

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