La rincorsa olimpica
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Per Federico Musolesi si tratta di un’altra trasferta con la Nazionale maggiore che lo ha portato a giocarsi il podio. Per lui, giovane promessa che punta ad essere titolare nel terzetto che si giocherà la qualificazione per Tokyo il prossimo giugno, si tratta di un’altra esperienza importante da mettere da parte in vista di questo periodo cruciale. “La qualifica non era andata bene, non ero soddisfatto perché avevo buttato via tutta la seconda parte – dice l’atleta ripensando alla prima giornata di gara – Poi però negli scontri diretti non ho avuto alcun problema e sono andato avanti tirando bene. Purtroppo quando sono arrivato a giocarmi la semifinale avevo già affrontato 4 match, quello precedente concluso con uno spareggio, quindi ho affrontato quella sfida con un po’ di stanchezza. A rendere la situazione più difficile ci si è messo anche il vento, che in quel frangente si è alzato ulteriormente, scatenando una vera bufera. E’ andata come è andata, il mio avversario è stato più bravo e fortunato di me, guadagnandosi la finale per l’oro”. Poi l’analisi della finale per il bronzo con Henckels, anche questa contraddistinta dal vento che ha imperversato praticamente ogni giorno: “Anche oggi il campo era ventoso, in alcuni frangenti è andato a favore mio, in altri al mio avversario. Sicuramente ha accompagnato tutta la nostra trasferta, arrivando anche a 40-50 km orari, incidendo sulle prestazioni di tutti. Posso dire comunque che mi ritengo soddisfatto della mia prestazione, perché i punteggi sono stati nel complesso buoni considerate le circostanze. La freccia di spareggio? Il vento non c’entra. Mi è scappata via la freccia decisiva, non ci sono scuse. Lui ha colpito un 9 pieno e sapevo che dovevo centrare il 10 per superarlo. Ho tirato male, fa parte del gioco e fa parte dell’esperienza che sto maturando con la Nazionale maggiore. Peccato, perché anche lo scorso ottobre qui ad Antalya sono arrivato quarto, ma questa volta sentivo di poter raggiungere questa medaglia. Nel complesso però ho tirato bene, ho rimontato e sono arrivato a giocarmi un podio. A questo punto spero di venire di nuovo ad Antalya a maggio agli Europei, però la prossima volta vorrei giocarmi l’oro…”. L’azzurro guarda avanti, crede nella qualità del gruppo e strizza l’occhio alla qualificazione olimpica: “Dobbiamo ancora fare la gara di qualifica interna. Ad oggi sappiamo che Mauro Nespoli è l’unico che può ritenere di avere già un posto da titolare. Io mi sto impegnando la massimo e continuerò a farlo perché voglio giocarmi con gli altri le mie chance per far parte della squadra che andrà a disputare l’Europeo di Antalya, la Coppa del Mondo di Losanna e poi la gara di qualificazione Olimpica a Parigi. Nel complesso credo che stiamo facendo un grande lavoro per riuscire a ottenere il pass di squadra per Tokyo: abbiamo tutte le qualità per farcela. Daremo il massimo e se non ce la faremo di sicuro usciremo a testa alta”.