Oltre il Coronavirus
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Da un momento drammatico, la ripartenza già a fine maggio, da luglio invece le prime gare con il ‘restart’ caratterizzato da una manifestazione a Codogno, luogo simbolo della prima ondata della pandemia e in una società duramente colpita dal Coronavirus. “La Federbocce, dopo i tre mesi di lockdown, nonostante sia stata funestata da morti e contagiati – ha affermato De Sanctis – è stata pronta a ripartire in sicurezza. Abbiamo trovato la collaborazione di dirigenti e atleti, che hanno ricominciato l’attività, rispettando tutti i protocolli federali, all’interno delle proprie bocciofile. Pur avendo dovuto sacrificare il Campionato di Società di Categoria della Raffa, solo per questioni legate alla sicurezza, siamo riusciti ad assegnare alcuni titoli italiani a squadre: giovanili e juniores di Volo e Raffa, i massimi campionati di Petanque, Raffa e Volo, maschili e femminili. Abbiamo visto premiate la nostra forza e audacia di riprendere l’attività agonistica”. “Abbiamo trascorso un 2020 non bellissimo e ancora oggi, così come tutto il mondo dello sport, siamo costretti a enormi sacrifici – il commento del presidente De Sanctis – Con l’inasprimento delle decisioni governative è stata autorizzata solo l’attività di preminente interesse e, così, giocoforza, ci siamo dovuti adeguare, consentendo solo l’attività degli atleti di categoria A. Le nuove norme penalizzano i due terzi della popolazione boccistica, che praticano il cosiddetto sport per tutti, ovvero bambini, anziani, persone con disabilità e, in generale, le categorie più deboli. Sono obbligato a far rispettare le norme statali, pur non essendo d’accordo con esse, cercando di trovare qualunque margine possibile di ampliamento della nostra pratica sportiva”. “Ci aspetta un 2021 difficile, ma la nostra speranza è poter far ripartire lo sport di base e quello aperto a tutti, il cuore della nostra e di altre discipline sportive – ha concluso il presidente federale – Sarà importante, dopo un anno difficilissimo, consentire alle persone di dare sfogo alle proprie passioni, tornando a praticare lo sport, conditio sine qua non per i corretti stili di vita”.