Il presidente Fib, De Sanctis: “Coni, adesso urgono le riforme“

Dopo le elezioni federali, il n.1 della Federbocce: "Sia il Coni a dettare l’agenda. iniziando dalla governance. Occorre stabilire, una volta per tutte, la natura pubblica o privata delle Federazioni Sportive"

Giuseppe Formato

3 giugno
– Milano

Il presidente della Federazione Italiana Bocce, Marco Giunio De Sanctis

Il presidente della Federazione Italiana Bocce, Marco Giunio De Sanctis

Il presidente della Federazione Italiana Bocce, Marco Giunio De Sanctis, analizza l’attuale momento che sta vivendo lo sport italiano. Nel mese di maggio sono stati rinnovati i vertici di Coni e Cip, i due enti sportivi che hanno visto la conferma alla presidenza, rispettivamente, di Giovanni Malagò e Luca Pancalli. "Le Assemblee Nazionali Elettive del Coni e del Cip hanno completato il mosaico dello sport italiano – il commento del presidente federale Marco Giunio De Sanctis –. Al Cip era scontata la conferma al vertice di Luca Pancalli, considerando che di fronte ha avuto un competitor molto poco conosciuto (Fabrizio Vignali, ndr)”. "Poche le sorprese al termine delle elezioni del Comitato Italiano Paralimpico – ha commentato De Sanctis –. Bene l’inserimento di Fernando Zappile, presidente della Fipic, considerando che la pallacanestro in carrozzina è una disciplina tra le più diffuse e blasonate. Alla vice-presidenza eletta Tiziana Nasi, che con Paola Fantato, Sara Morganti, Patrizia Sannino e Patrizia Saccà completano la squadra al femminile”.

Pensare al rinnovamento

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Gli altri componenti della Giunta del CIP per il quadriennio 2021-2024 sono: il vice-presidente vicario Roberto Valori, Remo Breda, Sandrino Porru, Marzio Scarzella, Daniele Cassioli, Riccardo Vernole e Massimo Porciani. “La vecchia guardia riconfermata nella Giunta e supportata dai nuovi ingressi avrà modo di completare il cammino del CIP quale ente pubblico – ha proseguito De Sanctis –. Al contempo, credo anche sia giusto iniziare a pensare, per il prossimo quadriennio, al rinnovamento della classe dirigente del Comitato Italiano Paralimpico, sia a livello nazionale che territoriale. La prevalenza degli attuali dirigenti è rappresentata da persone di spessore che, da tanti anni, stanno lavorando per il CIP, apprestando all’ente sportivo tutto quanto potevano dare”. “Le maggiori novità si sono registrate al CONI – ha affermato il presidente della FIB –. Due donne sono risultate le più votate e ricoprono le cariche di vice-presidente vicario (Silvia Salis, n.d.r.), e vice-presidente (Claudia Giordani, ndr). È stata eletta in Giunta anche Norma Gimondi, mentre tra gli uomini sono da menzionare il decano Luciano Rossi (tiro a volo), Luciano Buonfiglio (canoa) e il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, non considerando che il calcio, a mio giudizio, non può non far parte del board del massimo ente”.

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Urgono riforme

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"La vittoria del presidente Giovanni Malagò è stata schiacciante – le parole del presidente della Federbocce –. Auspico che, ora, la Giunta pensi seriamente alle riforme e faccia valere il proprio peso specifico rispetto alla politica di concerto col Consiglio Nazionale. Deve essere il Coni a dettare l’agenda delle riforme, iniziando dalla governance. Mi ripeto, il modello più efficace è che l’alto livello e lo sport olimpico debbano essere vigilati e ricevere contributi dal Coni, mentre Sport e Salute deve occuparsi di erogare i fondi, vigilando sul loro utilizzo, per lo sport di base, sociale e promozionale”. “Tra le riforme più imminenti, occorre stabilire, una volta per tutte, la natura pubblica o privata delle Federazioni Sportive, rivedendo la pianta organica di queste ultime, ferme da dodici anni – incalza De Sanctis –. Occorrerebbe rivalutare le indennità dei presidenti federali, che, per il ruolo ricoperto, sono esposti a responsabilità civili, amministrative e penali di assoluta rilevanza”. Tornando al Cip, per il presidente De Sanctis “il Comitato Italiano Paralimpico è chiamato a fare ancora tanto dal punto di vista dell’avviamento, considerando le potenzialità dello sport paralimpico, fermo restando che già tanto ha realizzato sotto questo profilo”. De Sanctis, infine, guarda anche al futuro, più o meno lontano, dello sport italiano, “destinato a una fusione tra Comitato Olimpico e Comitato Paralimpico, sulla base del modello statunitense. Il futuro è un percorso univoco, una casa comune, con due dipartimenti per portare avanti le rispettive attività. Ma occorrerà per questo una sostanziale crescita culturale”.

3 giugno 2021 (modifica il 4 giugno 2021 | 14:53)

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