Non vince un Major da 10 anni, dal Pga 2014 a Valhalla, dove si gioca quest’anno. È finita con Erica: erano fidanzati dal 2014 e sposati dal 2017
15 maggio 2024 (modifica alle 16:52) – MILANO
Un Major da giocare e un matrimonio in frantumi. È vero che Rory McIlroy è abituato alla pressione, ma questi giorni sono davvero stressanti per lui. La notizia è stata anticipata dal sito TMZ: lunedì scorso il nordirlandese ha depositato al tribunale di Palm Beach in Florida la richiesta di divorzio da Erica Stoll, l’americana che aveva sposato nel 2017. La conferma è arrivata poco dopo con una dichiarazione del suo manager in cui si esprimeva il desiderio di Rory che questo momento difficile sia il più rispettoso e amichevole possibile e che non ci sarebbero stati ulteriori commenti.
maledizione mcilroy
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Rory e Erica hanno una figlia, Poppy, di quasi 4 anni. Si erano conosciuti nel 2012 alla Ryder Cup, lei lavorava per l’organizzazione. Poi avevano cominciato a frequentarsi più da vicino nel 2014, quando lui aveva annullato il matrimonio con Caroline Wozniacki a partecipazioni già stampate. Proprio l’anno dell’ultima vittoria di Rory in un Major. È decisamente passato troppo tempo da quell’agosto di un decennio fa, quando l’allora venticinquenne si prendeva il Pga Championship a Valhalla, il quarto grande torneo della sua carriera dopo lo Us Open 2011, il Pga 2012 e il British Open 2014. Quattro Majors a 25 anni, ci si chiedeva solo dove sarebbe potuto arrivare: a 10? A 12? Può superare Tiger Woods che allora ne aveva 14? Può sorpassare addirittura Jack Nicklaus a 18? Nessuno, ma proprio nessuno, avrebbe scommesso che non ne avrebbe aggiunto nemmeno uno. Ora che invece Rory ha compiuto 35 anni è forte la paura che il conto totale si fermi a 4. In questi dieci anni ne ha giocati altri 35: tre secondi posti, tantissimi piazzamenti, infinite delusioni. Il Masters, l’unico che gli manca per il Grande Slam della carriera, è sempre stato un miraggio. I suoi tifosi non perdono la fede e leggono ricorrenze e anniversari sperando che la cabala aiuti. E questa volta le coincidenze sono davvero tante.
segnali mcilroy
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Anche quest’anno il Pga Championship si gioca a Valhalla, in Kentucky (dal 16 al 19 maggio). Il campo è stato disegnato nel 1986 da Jack Nicklaus e ha già ospitato il Pga nel 1996, nel 2000 (vinse Tiger) e appunto nel 2014 con il successo di Rory. Se esiste una maledizione di Valhalla, può essere Valhalla a romperla? Un’altra somiglianza con il 2014 è che anche allora McIlroy si presentò fresco di due vittorie negli ultimi due tornei giocati, The Open al Royal Liverpool e il Wgc Bridgestone in Ohio. Stavolta i suoi successi sono stati a New Orleans nello Zurich Classic in coppia con Shane Lowry e a Quail Hollow, la settimana scorsa. È in formissima. Lui stesso vede i segnali giusti: "Mi sembra che le stelle si stiano allineando. Devo solo replicare quello che ho fatto nel 2014, cercare di farlo di nuovo. Io ho davvero fiducia in me stesso. Il mio swing funziona, mi sento a mio agio. Se giovedì sul tee della buca 1 riuscirò a ricreare le sensazioni che avevo domenica quando ho vinto penso di avere una possibilità".
fuoricampo
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Adesso ci si è messo anche il divorzio ad aumentare la pressione, ma è certo che questi anni sono stati molto pesanti per McIlroy. Nella contrapposizione tra Pga Tour e gli arabi della LIV è diventato la faccia del golf tradizionale, quasi il portavoce non ufficiale degli americani. Però si è sentito tradito quando un anno fa Jay Monahan, commisioner del Pga Tour, ha annunciato un accordo con Yasir Al-Rumayyan, il capo del fondo sovrano dell’Arabia Saudita. Da allora sono cambiate molte cose – e l’accordo non è più stato formalizzato e forse non lo sarà mai – e Rory ha prima lasciato il comitato dei giocatori nel board Pga, poi ha annunciato il suo ritorno per vedersi sbattere la porta in faccia dai suoi colleghi, si dice anche da Tiger Woods, che non vedevano con favore il suo rientro. Una situazione confusa dove nessuno sa che cosa sta succedendo davvero ma che ha tolto molta tranquillità a Rory.
pga championship, gli altri
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Di sicuro McIlroy ha davanti una concorrenza pazzesca. A Valhalla sono presenti tutti i primi 103 giocatori della classifica mondiale a cominciare da Scottie Scheffler che nel 2024 ha già vinto il primo Major della stagione, il Masters ad aprile, oltre all’Arnold Palmer Invitational, The Players e l’RBC Heritage. Cioè quattro degli ultimi cinque tornei a cui ha partecipato. Nell’unico che non ha vinto è arrivato secondo. Praticamente imbattibile e con una motivazione speciale in più: la settimana scorsa è diventato papà per la prima volta. Il campione in carica è Brooks Koepka, uno dei grandi nomi passati alla LIV, che un anno fa con il colpo sul percorso di Oak Hill a Rochester, è diventato il ventesimo golfista ad aver vinto cinque Major. un’ulteriore ferita all’orgoglio di McIlroy, fermo appunto a quattro da dieci anni. In campo anche Tiger Woods: "Il mio corpo sta bene anche se ormai è quello che è. Sentirò sempre rigidità e dolore alla schiena, quello che voglio migliorare è il mio gioco. Se mi chiedete se credo ancora di avere le carte in regola per vincere, la risposta è sì". Anche se non gli crede nessuno, è sempre bello vederlo protagonista.
c'è anche molinari
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Al Pga Championship c’è anche Francesco Molinari. "Sono molto contento e sorpreso da questo invito che non mi aspettavo. Ho giocato qui nel 2014 e ho bei ricordi del campo, onestamente la prendo senza molte aspettative, un po’ alla giornata. In questo periodo in cui non arrivano risultati cerco di concentrarmi sul lavoro e vedremo come va…. Poi andrò alle qualifiche dello Us Open e a Dallas per il Charles Schwab".