La Woad conquista all’ultima buca l’Augusta National Women’s Amateur

Successo per la ventenne inglese. Giornata storta per Francesca Fiorellini, debuttante ad Augusta e unica azzurra in gara quest'anno

Silvia Audisio

6 aprile – 22:31 – MILANO

Lottie Woad vince l’edizione numero cinque dell’Augusta National Women’s Amateur. La ventenne inglese numero quattro al mondo è andata a prendersi il titolo proprio all’ultima buca, con l’ultimo putt imbucato da almeno sei metri e con carattere da vendere. Era andata in testa nel secondo round, ma oggi la gara per lei si era messa male quando l’americana Bailey Shoemaker, dalle retrovie, trovava la giornata perfetta e guadagnava colpi anche nelle buche più complicate dell’Amen Corner. Alla 13 raggiunge l’avversaria, alla 16 un altro birdie per superarla e chiudere poco dopo in 66 (record del torneo), -7 nel totale. Poi la lunga attesa: il suo vantaggio sale a due colpi quando mancano cinque buche al termine, poi la Woad fa un capolavoro segnando tre birdie nelle ultime quattro, 17 e 18 incluse. Sulla sacca il suo coach alla Florida State e a bordo campo la nonna di 85 anni arrivata dall’Inghilterra per le ultime fasi. Già in gara l’anno scorso, aveva chiuso tredicesima. Per la vincitrice, oltre al trofeo di Tiffany, l’invito per le prossime 5 edizioni del torneo e l’accesso a quattro dei cinque major stagionali (US Open, British Open, Chevron Championship, Evian Championship).

delusione per la fiorellini

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Giornata no per Francesca Fiorellini, debuttante ad Augusta e unica azzurra in gara quest’anno. Dopo essere stata seconda sul leaderboard al termine del primo round, chiude 30esima parimerito. Tre giri, 225 colpi (67-78-80), 9 sopra il par lo score finale. Centrato l’obiettivo della vigilia, passare il taglio caduto dopo 36 buche e poter così giocare sul campo dei sogni, ma troppi i colpi persi in quest’ultima giornata. La diciottenne romana ha avuto accesso al torneo grazie alla posizione tra le migliori al mondo alla fine della scorsa stagione (trentatreesima). Da Roma ad Augusta in poco tempo, con risultati che pesano. Sette titoli italiani, il primo under 12 e l’ultimo poco rima di partire per gli Stati Uniti (il tricolore matchplay per la terza volta); e intanto è un crescendo sulla scena assoluta dove inizia a vincere a tredici anni. I successi delle ultime tre stagioni le assicurano un posto nelle squadre juniores continentali dove il team Europa è sempre vincente e può contare sui tanti punti dei suoi match. Tecnica, testa, grinta, così la descrive il suo coach Enrico Trentin, caddie questa settimana. «Uno swing solido e semplice per un gioco ripetitivo che difficilmente va fuori squadra. Annika Sorenstam (sua capitana alla Junior Solheim Cup 2021) ha detto di non aver mai visto tirare così dritto. Il gioco corto è molto buono e il putt funziona bene quando è il momento di vincere. Perché mentalmente non molla mai, anzi va a prendersi la preda negli incontri testa a testa. È professionale, dedicata e pignola, pretende molto (talvolta anche troppo); cerca il confronto, vuole capire bene cosa fare e prova finché non riesce, davvero tenace». Quest’estate inizierà la sua esperienza di college alla UCLA di Beverly Hills.

new entry

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L’Augusta National Women’s Amateur è in calendario da quando l’esclusivo tempio americano ha aperto al mondo agonistico femminile mettendo in scena il torneo nel 2019 (gara non disputata nel 2020). E lo ha fatto come solo qui è possibile, dove si rasenta la perfezione in campo e fuori con un’accoglienza strepitosa per le ragazze e solo il meglio nel field. Un sogno. Jennifer Kupcho, americana allora numero uno al mondo, giocò le ultime sei buche 5 colpi sotto il par (incluso un eagle) per andare a vincere il torneo inaugurale. Poi la pandemia e nel 2021 Tsubasa Kajitani, 17 anni, portò per la prima volta il Giappone a trionfare su questo campo, anticipando di una settimana la giacca verde di Hideki Matsuyama. Più giovane di un anno la vincitrice 2022 Anna Davis, mancina di San Diego. Campionessa in carica è Rose Zhang, due anni e mezzo in vetta al mondo prima di chiudere alla grande sulle buche di Augusta e partire subito dopo altrettanto forte tra le proette del tour americano dove vince alla prima uscita. Otto le azzurre che hanno partecipato all’Invitational, ora nove con Francesca Fiorellini. L’Italia, pur con meno di centomila giocatori, è stata capace di guidare per numero di atlete il contingente internazionale, seconda solo agli Stati Uniti: quattro le azzurre presenti nel 2019, addirittura cinque nel 2021 con oltre 20 Paesi rappresentati.

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