Lucilla Boari ai quarti, l’ultima freccia azzurra: “È tutta una questione di testa”

La gara

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Boari, 24enne alla seconda olimpiade, è l’unica azzurra rimasta in gara nel giorno che assegna le medaglie. Per riuscirci, ieri ha dovuto anche vincere un derby nei sedicesimi contro la compagna Chiara Rebagliati. L’aveva rimontata da sotto 4-0, e ancora in rimonta ha battuto Marusova, con un finale meraviglioso. Boari aveva perso il primo set, si era ripresa nel secondo, ma aveva di nuovo perso il terzo e diviso i punti nel quarto con l’avversaria, che non è riuscita a centrare il 10 che le sarebbe servito per chiudere il match. Con le spalle al muro, Boari ha tirato fuori il carattere e la classe. Il suo quinto set è stato quasi perfetto, aperto con un 9 e proseguito con due 10 che non solo hanno messo pressione all’avversaria, ma hanno anche regalato all’azzurra lo spareggio. Dove è stata ancora una volta fantastica: è andata per prima sulla linea di tiro, ha infilato un 10 a 33 millimetri dal centro del bersaglio. “C’erano tante cose che mi passavano per la testa – racconta -. Non ci sono tifosi qui, ma nella mia testa c’erano tante persone che parlavano. Mi sono detto che non dovevo ascoltarle, che dovevo solo concentrarmi e tirare. Così ho fatto”. Quello che le è uscito è un capolavoro che l’ha spedita ai quarti. “Sono parecchio soddisfatta – racconta raggiante, prima in inglese e poi in italiano -. Sono partita di nuovo in svantaggio, ma è stato bello vincere in rimonta: mi fa pensare in maniera positiva a quello che viene dopo”.

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