Manuel De March: “Abbiamo tanta voglia di tornare a gareggiare“

La voglia e la passione sono intatte, gli allenamenti però sono saltuari. Manuel De March, atleta affetto dalla sindrome di down, è un giocatore della Combattente Fano, nove volte campione italiano di bocce nella categoria C21: cinque a livello individuale e quattro in coppia con Manuel Anniballi. Il numero degli atleti con disabilità intellettiva è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni, arrivando a 1.086 tesserati nel 2020, il doppio rispetto al 2018. E, numeri a parte, la Federazione Italiana Bocce sta lavorando per un’analoga crescita anche dal punto di vista tecnico-agonistico. “Il Covid-19 nel 2020 ha compromesso l’attività sportiva, soprattutto per noi del settore paralimpico – afferma il portacolori del club marchigiano – Il mio obiettivo è partecipare ancora una volta ai campionati italiani, manifestazione che mi ha visto trionfare, per la nona volta, nel 2019 a Loano”. Manuel De March è uno sportivo a tuttotondo. Non gioca soltanto a bocce, infatti, ma è impegnato anche nel nuoto e nell’atletica leggera, sport quest’ultimo “che nell’ultimo periodo riesco a praticare di più, perché vado a correre all’aperto”. Alla Combattente Fano c’è un nutrito gruppo di ragazzi con disabilità che gioca e si allena. Insieme a Manuel De March, scendono sulle corsie del bocciodromo marchigiano anche Manuel Anniballi, Lorenzo Bavosi, Tommaso Paradisi, Chiara Montanari, Francesca Radici, Riccardo Conti e Luigi Moresco. “Siamo un bel gruppo e ci divertiamo molto”, ammette De March. Manuel, prima dell’emergenza sanitaria, ha giocato anche, insieme agli atleti normodotati, nel Campionato di Società di Terza categoria con la Combattente Fano, impiegato nel ruolo di puntista nella coppia e nella terna. In passato ha anche partecipato a qualche gara festiva, in categoria C, in coppia con l’attuale istruttore Giannino Vagnini e con il promettente Riccardo Campanelli. Quest’ultimo, con cui De March ha giocato per la prima volta una competizione ufficiale tra i normodotati, nel 2020, si è laureato campione d’Italia juniores con la San Cristoforo Fano. “Nello sport delle bocce ho trovato grandi stimoli e una perfetta integrazione con tutti gli altri soci e atleti – le parole del 25enne – Al bocciodromo mi trovo a mio agio e riesco a esprimermi al meglio dal punto di vista sportivo”. Manuel De March non è solo un atleta nel senso pieno del termine, ma è anche un artista e artigiano. Nel suo laboratorio, infatti, produce penne, cesellando a mano vari materiali, come il legno, le resine madreperlate e il marmo. ‘I Trucioli di Pinocchio’ sono finissime penne. Ad averne una, anche la senatrice a vita Liliana Segre e un ex Presidente della Repubblica, a cui Manuel De March consegnò di persona, quando Giorgio Napolitano lo nominò Alfiere della Repubblica per “la sua condotta di vita e per meriti sportivi e artistici”. “Spero che l’emergenza sanitaria termini quanto prima – conclude Manuel De March – Abbiamo voglia di tornare ad allenarci e vederci con continuità, perché in questa situazione molti di noi non stanno praticando attività sportiva per paura del contagio. Oltre a vederci e allenarci, ovviamente, abbiamo anche una gran voglia di tornare a gareggiare”.

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