McIlroy: “Io odio ancora la Liv, ma l’accordo fa bene al golf”

La notizia che ha sconvolto il mondo del golf – la fusione in un’unica entità di Pga Tour, Liv e DpWorld Tour – non è stata ancora “digerita” dai veri protagonisti, cioè dai giocatori. Tutti hanno scoperto la novità leggendo Twitter. Molti si sono arrabbiati perché tanti avevano rinunciato ai soldi offerti dagli arabi per passare nel nuovo circuito e quando hanno scoperto che la guerra civile tra Pga e Liv era finita ci sono rimasti male: i loro colleghi “ribelli” hanno fatto una marea di soldi e loro che sono rimasti fedeli adesso li vedono tornare e amici come prima? Non proprio. Il giocatore che più si era esposto nella difesa del golf tradizionale era Rory McIlroy che il primo giorno è stato zitto, ma oggi è comparso davanti ai giornalisti prima del Canadian Open. Non si è nascosto: “Odio ancora la Liv Golf e spero possa sparire. Il Public investment fund (Pif) è però qualcosa di diverso dalla Liv che, sono convinto, non farà parte della nuova alleanza con il Pga Tour e il DP World Tour”. McIlroy, ex numero 1 al mondo e ora terzo nel world ranking, ha proseguito: «Se devo analizzare la questione guardando al futuro penso che possa rappresentare una partnership importante per lo sviluppo del golf. Ma le persone che hanno lasciato il Pga Tour, intrapreso delle azioni legali contro il circuito, danneggiandolo, non potranno essere nuovamente accolte qui. Sono certo che questo non succederà. In questo momento mi sento un po’ come l’agnello sacrificale», ha concluso McIlroy che, insieme a Tiger Woods, è da ormai due anni il principale oppositore della Liv Golf, la lega separatista del green.

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