A Cervia successo del tedesco che all'ultima buca conquista lo spareggio col nordirlandese, che era già alla club house da tre ore quando è stato richiamato per il playoff, dove poi ha perso
30 giugno – 19:48 – MILANO
Mai scontato fino all’ultimo colpo, il golf ha regalato all’Open d’Italia di Cervia un finale ricco di colpi di scena. Lo ha vinto il tedesco Marcel Siem (274, 69-68-66-71) dopo una buca di playoff con Tom McKibbin, nord irlandese, ripescato dalla club house dov’era da tre ore, già docciato. Guardava la gara in televisione e osservava gli avversari cadere uno a uno in una domenica più complicata del previsto. Vento (forte), pazienza (tanta quella richiesta oggi in campo), bandiere estreme (che sfiorano acqua, sabbia e rough, spesso a soli tre metri) hanno fissato il risultato migliore 10 colpi sotto il par, uno dei più alti nella storia del nostro torneo, con pronostici di -20 e oltre del tutto disattesi. Era lo stesso score dei migliori dopo tre giri.
la giornata
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Il danese Sebastian Friedrichsen si chiama fuori quasi subito. L’indiano Shubhankar Sharma ci prova, ma esce di scena alla 14 sotto il peso di un doppio bogey. La scena è tutta per Marcel Siem e per il francese Antoine Rozner che giocano insieme nell’ultimo team. A questo punto sono loro a marcarsi stretti, quasi fosse un incontro matchplay dove è inevitabile ricordare i precedenti dei due: Siem in carriera ne ha giocati e vinti due, Rozner giocato e perso uno. Il tedesco va in testa alla buca 8, poi tornano pari e alla 12 passa avanti il francese. Alla 13 tutto pari ancora. Ma il peggio del tracciato di Cervia deve ancora arrivare e per i due è un disastro sempre peggio. Rozner litiga col rough, Siem con la sabbia ed entrambi perdono colpi. Dopo la 15 con lo score di -10 sono in tre. C’è anche il ventunenne McKibbin: incredulo davanti alla televisione sorride e si avvia al campo pratica.
che carattere
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Ma forse non serve perché alla fine della 17 McKibbin si trova in testa da solo (dove è arrivato ore prima con un 65 di giornata). Ci vorrà un gran putt di Marcel Siem alla 18 per agguantare il playoff e ce ne vorrà un altro poco dopo per alzare la coppa dell’Open d’Italia. A cui ha regalato i colori dell’estate (pantaloni rosa e polo a fiori), lunghe discussioni col caddie per decidere colpo e bastone, tanta energia nel bene e nel male con gesti plateali che lo hanno reso sempre protagonista della scena. Decisamente un carattere più italiano che tedesco. E che carattere, considerando che quest’anno è stato fermo tre mesi per un’operazione all’anca. Un tedesco non vinceva in Italia dal 1997 (Bernhard Langer a Gardagolf).