A Parigi 2018 condusse l'Europa al trionfo grazie ai suoi 5 punti, 4 con l'amico Tommy che a Whistling Straits ci sarà: "Se vincono può fare tutto. Siamo una coppia aperta…"
Federica Cocchi
23 settembre
– Milano
Francesco Molinari, questa volta, non ci sarà. La Ryder Cup che si giocherà da domani a sabato sul percorso di Whistling Straits a Kohler, in Wisconsin, sarà strana, senza il nostro "eroe" e nessun altro italiano in campo. Strana soprattutto perché Chicco nell'edizione del 2018 al Golf National di Parigi era stato l'uomo dei record. Tre giorni di grazia assoluta nell'anno che lo aveva visto trionfare anche all'Open Championship, unico italiano di sempre a conquistare un Major. Il torinese, in coppia con Tommy Fleetwood, e poi nell'ultimo match paly contro Phil Mickelson, aveva vinto cinque match su cinque, impresa mai riuscita a nessun giocatore europeo. L'unico golfista in grado di farcela era stato l'americano Larry Nelson nel 1979. La coppia "Molywood", la prima a lanciare la moda della coppa nel lettone, il coro "Moli, Moli, Molinariii", tre giorni epici per la storia del golf europeo ma sopratutto italiano.
Francesco, dopo l'epopea del 2018, stavolta la Ryder la vivrà dal salotto di casa. Che effetto fa?
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"Non è la prima volta che mi capita di non partecipare…".
Ammetterà che stavolta è un po' diverso. Tre anni fa al Golf National è stato il dominatore per tre giorni di fila.
"È stato bellissimo, soprattutto alla luce di come stanno andando le cose adesso, apprezzo ancora di più tutto quello che ho vissuto. Per fortuna vivendo a Los Angeles avrò la possibilità di vedermela senza fare troppe notti insonni".
Con la sciarpa del Team Europa, come un vero tifoso.
"Mi vestirò di tutto punto, con la divisa del 2018…".
L'altra metà della coppia, Tommy Fleetwood, ci sarà. Non è geloso?
"Sono curioso di vedere gli accoppiamenti del capitano. Sono contento che Tommy ci sia, spero che possa fare una buona Ryder".
Ok, ma se vincono e si porta la coppa nel lettone con qualcun altro…
"Siamo una coppia aperta, se vincono può fare tutto quello che vuole".
Lo dice perché i favori del pronostico sono tutti per gli Stati Uniti.
"Non ci sono dubbi che sulla carta sia la squadra più forte. Ma credo che alla fine sarà una gara tirata perché hanno sempre avuto un limite nel fare gruppo. Noi europei di solito siamo più compatti".
A causa delle restrizioni Covid praticamente non ci saranno tifosi europei a Whistling Straits.
"Sì, ma sono sicuro che Harrington abbia fatto un bel lavoro per compattare la squadra. Poi ci sono Poulter e Garcia che sentono moltissimo questa competizione".
Come finisce?
"L'ho detto, il risultato non sarà scontato a mio avviso. Vedo un 14,5 a 13,5. Per l'Europa, ovviamente. Gli Usa hanno vissuto un rinnovamento completo, senza Tiger, Mickelson, Zach Jonson… Vediamo cosa riusciranno a fare".
Stavolta le concediamo di vedersela sul divano. Ma Roma 2023 bisogna esserci.
"Il desiderio c'è, eccome. Il problema è che la strada è lunga, sono due anni. Nel bene e nel male. Posso recuperare bene dal problema alla schiena, ritrovare il mio gioco, però certo, in qualche modo ci sarò".
Il percorso del Marco Simone, che ospiterà la sfida Europa-Usa tra due anni le è piaciuto?
"Sì, hanno fatto un bel lavoro. Dai giocatori che hanno partecipato all'Open ho avuto feedback positivi. Basta solo qualche piccolo aggiustamento e poi sarà perfetto".
Se sui green quest'anno non è andata granché, però può consolarsi con l'Inter che è partita alla grande.
"Siamo partiti da una situazione complicata dopo uno scudetto vinto e questo è sorprendente. Però il cammino è ancora lungo, noi tifosi interisti siamo abituati a soffrire…".
23 settembre 2021 (modifica il 23 settembre 2021 | 10:36)