Medaglie
—
La vittoria conferisce al 31enne campione di Erba una meritata statura internazionale. Viscusi – raccogliendo l'eredità sportiva di Gianluca Formicone, che aveva conquistato il titolo iridato nel 2019 a San Miguel de Tucuman – è arrivato "sul tetto del mondo" in virtù di una invidiabile solidità tecnica, unita a una rilevante sagacia tattica. Ai limiti della perfezione sono risultate le sue performance in terra turca. Lo stesso Viscusi, con il recanatese Mirko Savoretti, ha dominato anche nella specialità Coppia. In finale, i due alfieri della società Caccialanza di Milano hanno sconfitto per 12-3 la rappresentativa dell'Algeria, guidata in panchina dall'italiano Domenico Sposetti. Il fatto che sul terzo gradino del podio in questa stessa specialità sia salita la formazione della Libia testimonia l'enorme crescita del movimento boccistico in nazioni che si sono da poco affacciate alla ribalta internazionale. Primo posto anche per la Coppia Mista italiana: la 19enne Laura Picchio e il 39enne Giuliano Di Nicola hanno sconfitto con il punteggio di 12-2 i portacolori della Svizzera Alessandra Pettinelli e Aramis Gianinazzi. Un plauso particolare alla perugina Laura Picchio per la personalità dimostrata e per la qualità della prestazione, che definire eccezionale potrebbe apparire riduttivo. Si è invece dovuta accontentare della medaglia d'argento, nella specialità Individuale Femminile, Chiara Morano: la 36enne bolognese si è inchinata alla sanmarinese Stella Paoletti, apparsa più lucida e determinata nella partita decisiva. Nella Coppia Femminile, le nostre rappresentanti – Lea Morano, sorella gemella di Chiara, e Sanela Urbano – sono state fermate in semifinale dalla Svizzera: per loro, dunque, una medaglia di bronzo. Disco rosso, infine, per i nostri atleti nella specialità del Tiro di Precisione: la 27enne romana Sanela Urbano è stata eliminata nelle qualificazioni, mentre il 45enne senese Luca Santucci ha subito una dolorosa sconfitta nei quarti di finale ad opera del rappresentante del Marocco. Viva la soddisfazione all'interno della delegazione azzurra, guidata dal vice presidente vicario della FIB Moreno Rosati e composta – oltre che dai Commissari Tecnici Giuseppe Pallucca e Germana Cantarini – anche dal professor Granata, responsabile medico, dal fisioterapista Valerio Remino e dal preparatore atletico Dario Campana nonché dall'arbitro internazionale Alessandro Morani. "Abbiamo vissuto una buona esperienza anche sotto il profilo umano – ha detto Rosati (in Turchia riconfermato vice-presidente vicario anche della Confederazione Boccistica Internazionale – e l'unità di intenti ha prodotto ottimi risultati”. "Abbiamo lavorato sodo – hanno aggiunto i responsabili tecnici Pallucca e Cantarini – e siamo felici dell'impegno che ci hanno messo i nostri atleti. Con un po' di fortuna, avremmo potuto ottenere risultati ancora più eclatanti; ma, in ogni caso, giudichiamo assai positiva la prova complessiva della squadra azzurra”. Dello stesso parere Marco Giunio De Sanctis, presidente della Federazione Italiana Bocce. "Sotto il profilo sportivo – ha sottolineato – il bilancio appare soddisfacente. Nella disciplina del Volo, avremmo potuto vincere almeno una medaglia d'oro in più. Nella Raffa, bene il settore Maschile, però meno bene quello Femminile, su cui ci sarà da lavorare, anche se la performance della giovane Laura Picchio è stata strabiliante. Tuttavia, l'aspetto più importante di questi Mondiali è il fatto che contestualmente si siano disputate le competizioni del Volo e della Raffa. Questa è la direzione giusta. A livello internazionale, le bocce devono parlare la medesima lingua: devono cioè essere in grado di interloquire in maniera univoca con il CIO. Solo così, infatti, potremo raggiungere quegli importanti traguardi che la nostra disciplina sportiva e la nostra Federazione meritano ampiamente”. Nella specialità Volo, nella turca Mersin, teatro del primo storico Campionato del Mondo Senior congiunto, sono usciti un oro, tre argenti e un bronzo, bottino azzurro su sei dei titoli iridati in palio, in un contesto di 28 nazioni. È toccato a Daniele Grosso, trentaquattrenne torinese in forza alla Brb, suonare la squilla in Casa Italia e in una passerella di emozioni in libertà, esaltare il gruppo azzurro con la medaglia più preziosa.