Le finali, disputate al Centro Tecnico Federale di Roma, hanno assegnato 5 titoli. Ora c'è l'obiettivo Paralimpiadi
Giuseppe Formato
26 ottobre
– Roma
Due titoli italiani in Puglia e due in Lombardia: questo il responso dei Campionati Italiani Assoluti di Boccia Paralimpica, disputati al Centro Tecnico Federale di Roma. Alessandro Rollo della Lupus (Lecce) nella categoria BC1, Francesco Stefanizzi della Sannicolese (Lecce) nella BC2, Mirco Garavaglia della Superhabily (Milano) nella categoria BC3, Riccarda Ambrosi nella BC4 della Superhabily (Milano) sono i nuovi campioni italiani di Boccia Paralimpica.
Le finali
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Nelle finali tricolori, Rollo ha superato Pietro Melone della Fenice (MB), Stefanizzi ha battuto Elia Vettore della società Orange Bowl (PD), Garavaglia ha vinto contro Giulia Marchisio della Don Gino Bosticco (TO) e Ambrosi ha avuto la meglio su Renata Busettini della Bocciabili Sportento Torino. Sul gradino più basso del podio, a conquistare la medaglia di bronzo: Diego Gilli della Bocciabili Sportento Torino (BC1), Claudia Targa della Orange Bowl Padova (BC2), Gabriele Zendron della Boccia Viva TN (BC3) e Sabrina Rizzo della Sannicolese LE (BC4). Nelle finaline, Gilli ha battuto Riccardo Zanella della Orange Bowl Padova, Targa ha vinto contro Valentina Carratta della Calimerese (LE), Zendron ha battuto Carlotta Visconti della Sportento Torino, Rizzo ha superato Antonio Degiorgi de La Fenice (MB). Gli atleti della categoria BC5, invece, hanno disputato il Campionato Nazionale. A vincere, Rosetta Vacante della Sportento Torino, al secondo posto posto Angelo Greco della Lupus Lecce, terza piazza per Gabriele Valente del Pianeta Boccia Roma, quarta Ilia Padovani della Polha Varese.
Verso le Paralimpiadi
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"L’obiettivo più importante di tutta la Federazione Italiana Bocce è la qualificazione di qualche nostro atleta o della squadra azzurra ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024. La Boccia è inserita nel programma dei Giochi Paralimpici dal 1984 e non vogliamo fallire l’importante appuntamento. Non ci siamo qualificati per Tokyo 2020, poiché le qualificazioni si sono fermate al 2019, prima della pandemia. Con Garavaglia avremmo centrato sicuramente la qualificazione – ha affermato il presidente federale Marco Giunio De Sanctis, intervistato, durante le finali tricolori di Boccia Paralimpica, dalla giornalista di RaiSport, Stefania Cappa – e la vetrina a cinque cerchi potrebbe proiettare la FIB verso la dimensione che merita. Non dimentichiamo che a bocce si gioca da millenni, mentre la nostra storia ufficiale è lunga 124 anni. Proprio per questo motivo, lo sport delle bocce meriterebbe anche la vetrina olimpica, che potrà essere raggiunta soltanto con un organismo internazionale unitario, in grado di rapportarsi col CIO".
Le società
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"A marzo 2017 erano 25 le società sportive che praticavano attività paralimpica con una cinquantina di atleti impegnati – ha sottolineato De Sanctis – e ad oggi, contiamo oltre 1.500 tesserati e 172 società sportive, oltre ad avere 31 Centri Avviamento Bocce (CAB), che hanno la caratteristica di avere circoli totalmente accessibili, praticando al loro interno le attività paralimpiche, femminile e giovanile. Stiamo portando avanti un lavoro che impegna risorse umane e finanziarie, perché crediamo nelle enormi delle potenzialità del nostro movimento. Per troppo tempo, questa Federazione è rimasta ferma". "Nella mia vita ho avuto due famiglie: quella dello sport paralimpico e del movimento boccistico – ha concluso il presidente Marco Giunio De Sanctis – Anche per questo motivo, il mio impegno sarà quello di lavorare affinché tutti gli appassionati potranno vedere, quanto prima, lo sport delle bocce ai Giochi Olimpici, oltre ché quelli Paralimpici".
26 ottobre 2021 (modifica il 26 ottobre 2021 | 16:52)