Ryder Cup, istruzioni per l’uso: i segreti del torneo di golf che vale come un’Olimpiade

Date, giocatori, regolamento, punteggi, storia: tutto quello che c’è da sapere sulla sfida Usa-Europa per vincere una coppa nata… per dispetto

Matteo Dore

27 settembre
– roma

Decine di migliaia di persone stanno invadendo il Marco Simone di Guidonia Montecelio, alle porte di Roma, per assistere alla Ryder Cup. Terminate le prove, dal 29 settembre iniziano tre giorni di gara. In totale ci si aspettano trecentomila spettatori. Un avvenimento globale che però in Italia non è conosciuto come Olimpiade e Mondiale di calcio, anche se si dice che l’interesse globale non sia così lontano da questi grandi appuntamenti dello sport. La Ryder si potrà vedere in diretta integrale su Sky e Rai; questa è una piccola guida per fingersi esperti davanti alla televisione e stupire amici e familiari anche se non si è mai presa in mano una mazza da golf.

Iniziamo dalle basi: che cosa è la Ryder Cup?

Cominciamo col dire che parliamo di golf. Ma un golf diverso dal solito. In uno sport individuale, la Ryder è una competizione a squadre, una sfida inventata negli anni Venti del secolo scorso. Nasce da una curiosità che allora divideva il mondo del golf: sono più forti i britannici o gli americani? Un commerciante inglese di granaglie e spezie decise di mettere in palio una coppa e di organizzare una sfida a squadre. Si chiamava Samuel Ryder. Dopo qualche tentativo pioneristico, la gara assunse la sua forma stabile nel 1927. Ed è in quella data che si tenne la prima Ryder Cup ufficiale.

E chi vinse?

Si giocò a Worcester, in Massachusetts, Stati Uniti d’America. E i padroni di casa dominarono: 9½ a 2½ il risultato finale. Gli americani erano guidati dal leggendario Walter Hagen.

Quindi la statuetta sopra la coppa raffigura il signor Ryder?

No. Si tratta un suo amico, Abe Mitchell, che era un professionista inglese di golf che dava lezioni a Ryder. Si dice che Ryder si infastidì per il comportamento dell’americano Walter Hagen durante una partita contro il suo amico e quindi come ripicca ordinò di mettere un modellino di Mitchell in cima al trofeo. La coppa è alta poco più di 40 cm e pesa meno di 2 chili.

Finora si è parlato solo di inglesi. Che cosa c’entra l’Europa?

Nel corso degli anni la sfida stava perdendo sempre più senso, diventando un monologo americano. A metà degli anni Settanta gli statunitensi avevano vinto 19 volte, gli inglesi solo 3. Una noia pazzesca, non era servita nemmeno l’idea di ammettere i giocatori irlandesi accanto a quelli britannici. Si decise così di far entrare tutti i giocatori europei: la rivoluzione scattò nel 1979. Da allora 9 vittorie americane e 12 europee. Finalmente la competizione diventò una vera sfida equilibrata e appassionata.

E quest’anno si gioca a Roma?

Sì. La Ryder è una manifestazione biennale che si alterna sulle due sponde dell’Atlantico. È solo la terza volta che non si gioca in Usa o Gran Bretagna, ma nell’Europa continentale, dopo Valderrama (Spagna) 1997 e Parigi 2018. I giocatori sono arrivati lunedì 25 settembre a Roma e hanno subito iniziato le prove al Marco Simone. I giorni di gara sono tre, da venerdì 27 a domenica 1 ottobre.

Ma se è biennale perché a volte è stata giocata negli anni dispari e a volte negli anni pari?

Inizialmente era negli anni dispari, ma nel 2001, per gli attentati dell’11 settembre, fu rinviata al 2002 e poi mantenne la cadenza biennale negli anni pari. Fino all’edizione del 2020 rinviata per Covid che si tenne nel 2021. È per questo che a Roma, dove inizialmente si doveva giocare nel 2022, si gioca nel 2023.

Come funziona la formula?

È una competizione a squadre: dodici giocatori europei contro dodici americani. I primi giorni di gara – venerdì 29 e sabato 30 settembre – si gioca a coppie. Quattro sfide al mattino e quattro al pomeriggio con due formule diverse: fourballs e foursome. Nel fourballs i giocatori usano ciascuno la propria palla e si segna lo score migliore dei 2, nel foursome invece la palla è solo una per coppia e i giocatori si alternano nei tiri. Il venerdì e sabato ci sono quindi 8 giocatori impegnati al mattino e 8 al pomeriggio. Gli altri 4 fanno il tifo o si riposano. Domenica 1 ottobre invece sono tutti impegnati con i 12 singles. In teoria un giocatore può fare solo una partita – perché il suo capitano non lo schiera nei doppi – o tutte e 5.

Come si contano i punti?

A differenza di una normale gara di golf non si gioca stroke play in cui si contano tutti i colpi, ma match play. Alla fine di ogni buca chi ha fatto meglio segna un punto. Esempio: la coppia europea chiude la buca in 3 colpi, quella americana in 4. La coppia europea va +1. Alla fine chi vince più buche conquista un punto nella classifica generale. Le partite sono 28 (16 doppi e 12 singoli) così chi prende 14 punti e mezzo vince la Ryder Cup.

Perché ci sono i mezzi punti?

Perché una partita può finire pari. In quel caso viene dato mezzo punto a ogni squadra.

Ma se il totale è di 28 gare anche la Ryder può finire pari, 14-14.

Vero. È successo due volte. In quel caso chi è campione in carica mantiene la coppa. Quest’anno sarebbero avvantaggiati gli americani che vinsero nel 2021.

Possiamo tornare ai punteggi? Ho letto che una partita è finita 3 a 2. Che significa?

Una partita può finire prima di arrivare alla buca 18. Facciamo un esempio: se alla buca 16 un giocatore (o una coppia il venerdì e sabato) è a +3, cioè ha vinto tre buche in più dell’avversario, non si va avanti. Tanto chi è in svantaggio potrebbe arrivare al massimo a -1. Quindi si dice che la partita è finita 3&2. Non 3 “a” 2, ma 3 “e” 2. Cioè tre colpi di vantaggio quando mancano 2 buche.

Che cosa fa il capitano? Gioca?

No. Decide fra i suoi 12 giocatori chi mandare in campo e come formare le coppie. Non sa però che cosa fa il capitano avversario, quindi comunica semplicemente l’ordine dei suoi giocatori che poi verrà abbinato all’ordine del capitano avversario.

Come sono formate le squadre?

L’Europa ha Luke Donald capitano (e i fratelli Molinari sono i suoi vice) e in campo andranno: Aberg, Fitzpatrick, Fleetwood, Hatton, N.Hojgaard, Hovland, Lowry, MacIntyre, McIlroy, Rahm, Rose e Straka,. Gli Usa rispondono con Zach Johnson capitano e in campo Burns, Cantlay, Clark, Fowler, Harman, Homa, Koepka, Morikawa, Schauffele, Scheffler, Spieth e Thomas.

Chi vince l’edizione 2023?

Qualche mese fa l’America sembrava imbattibile, ma tanti giocatori europei sembrano più in forma. Sarà una bella sfida.

27 settembre 2023 (modifica il 29 settembre 2023 | 18:34)

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