Il Presidente della federazione Scarzella delinea le speranze del tiro con l'arco in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici
– Milano
“A Tokyo avremo diverse speranze di medaglia, ma non so dire quante. Inutile dire che sarebbe auspicabile riuscire a vincere un oro: ne abbiamo conquistato solo uno individuale con Galiazzo nella 2004, oltre a quello a squadre del 2012, mentre nel femminile non siamo mai riusciti ad andare sul podio. Ecco, un podio cone le ragazze, solo sfiorato dopo il quarto posto di Rio 2016, sarebbe davvero un bel regalo per tutti gli italiani”.
Ambizione e speranze
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Mario Scarzella non nasconde le ambizioni del tiro con l’arco italiano in vista dei Giochi di Tokyo, rinviati di un anno a causa della pandemia. Speranze e sogni per l’Olimpiade (“Tutte le volte che c’è stata una nuova specialità abbiamo conquistato una medaglia e a Tokyo avremo l’esordio della gara mixed team…”), ma anche grandi aspettative per la Paralimpiade, un evento in cui “abbiamo sempre vinto medaglie e dunque è inutile nascondersi: sono nove edizioni di seguito che saliamo sul podio – ricorda con orgoglio il numero uno della Fitarco – e il gruppo azzurro ha tutte le possibilità per dare seguito a questa grande tradizione di vittorie".
Arco e Covid
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Dopo un 2020 così complicato, del resto, la prima preoccupazione della federazione è la ripartenza dell’attività. “È stato l’anno più difficile della mia esperienza da presidente – ammette Scarzella – Abbiamo avuto un buco di otto mesi e il consiglio federale ha affrontato l’inedita esperienza di dettare normative regolamentari per la ripartenza. Per fortuna il protocollo che abbiamo ideato e migliorato nel corso del tempo ha funzionato. Gli arcieri possono allenarsi e gareggiare, con le dovute accortezze”.
Gli aiuti al movimento
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La Fitarco è rimasta vicina a società e tesserati mettendo sul piatto sostanziosi aiuti economici e dando la possibilità di riaffiliare gratuitamente gli arcieri e i sodalizi per il 2021, oltre ad aver ottenuto dal CIP un importante supporto economico destinato agli atleti paralimpici. “Ora siamo speranzosi di poter proseguire”, aggiunge il numero uno dell’arco italiano che pone subito il primo obiettivo per il nuovo anno: “La speranza è quella di migliorare i due passi individuali ottenuti nel 2019 e riuscire a qualificare le due squadre per i Giochi Olimpici di Tokyo il prossimo giugno a Parigi. E nel Paralimpico – conclude – dopo aver preso 7 qualificazioni su 10, inseguiamo le ultime tre carte, che a mio giudizio già meritavamo”.
Gasport
28 dicembre 2020 (modifica il 28 dicembre 2020 | 13:38)