La copertina di Sportweek è dedicata all'altoatesino che ha disertato la Nazionale di tennis. Spazio anche per il calcio con le reti dal piede debole e i giovani talenti. Senza dimenticare la supersfida di golf al via a Roma
Alla fine l’Italia ce l’ha fatta anche senza di lui, qualificandosi per la finale di Coppa Davis a novembre. Ma il forfeit dato per “riaversi dalle fatiche” dell’Us Open non è piaciuto al capitano Volandri (il “c.t.”), alla Federazione e soprattutto ai tifosi, per i quali il numero 1 del nostro tennis è ormai un simbolo. Parliamo di Jannik Sinner, l’altoatesino che per la quarta volta ha detto no alla convocazione in Nazionale e che per questo si è “guadagnato” la copertina del prossimo Sportweek, in edicola sabato con la Gazzetta dello Sport al prezzo complessivo di 2,20 euro. Un Peccatore senza patria, vien da dire giocando col suo cognome, soprattutto se si pensa che Djokovic, 36 anni (14 più di lui), numero 1 al mondo e vincitore dello Slam americano, alla chiamata ha risposto con entusiasmo “presente!”, trascinando la Serbia alle finali di Malaga. Insomma, quella di Sinner è stata una decisione ingenerosa o quantomeno discutibile, anzi, secondo il grande vecchio del tennis italiano, Nicola Pietrangeli che la Davis la vinse da capitano non giocatore nel 1976, passibile di squalifica da parte della Federazione. E gli altri campioni di quella squadra che ebbe il merito di rendere popolare nel nostro Paese uno sport fino ad allora un po’ elitario spiegano che alla maglia azzurra non si rinuncia.
gol e giovani
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Ma dopo tanto tennis sul nostro magazine non può mancare il calcio. Quanto successo in Juve-Lazio, quando Vlahovic ha segnato una doppietta col destro e Chiesa un gol di sinistro (cioè i loro piedi “sbagliati”), ci ha dato lo spunto per un approfondimento sui gol realizzati col piede debole, a cominciare dal più iconico per noi italiani: quello di Tardelli nella finale mondiale del 1982 contro la Germania. Da Maradona in giù, tutti i più grandi (Baggio, Ronaldo, Messi…) hanno saputo segnare così. Pochi però sono stati tanto precoci nel far gol in nazionale come Lamine Yamal, il 16enne che sta facendo impazzire il Barcellona, dove è già titolare, e la Spagna con la sua classe e i suoi record: ve ne raccontiamo la storia, che non è banale, a cominciare dal fatto che lui tifa… Real Madrid. Sono comunque parecchi, nel mondo e anche in Italia, i suoi coetanei in rampa di lancio, e vi presentiamo anche loro. Una gioventù benedetta che in Serie A potrebbe abbassare ulteriormente l’età media: la statistica dice che rispetto a 4 stagioni fa è scesa di un anno e che l’Udinese ha quella più bassa e la Lazio stabilmente la più alta. A proposito, la Top 11 di questa settimana è quella di Igli Tare, per tanti anni d.s. dei biancocelesti.
ryder romana
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Dal pallone alla pallina. La prossima settimana comincia la Ryder Cup, lo storico torneo a squadre (Stati Uniti contro Europa) del golf che per la prima volta si disputa in Italia, poco fuori Roma. Sportweek di sabato vi racconta le origini, le curiosità e la formula, ricordando anche il torneo collaterale delle celebrità, l’All Star Match al quale quest’anno prendono parte Djokovic (evidentemente ha energie anche per questo…), Carlos Sainz che dopo un anno ha riportato la Ferrari al successo in un Gran Premio, Shevchenko e altri Vip.
e molto altro…
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Non sono Vip, invece, i 15 milioni di italiani che secondo uno studio di Banca Ifis praticano lo sport “liquido”, ovvero corrono, vanno in bicicletta, fanno trekking, ma anche arrampicano, camminano con le ciaspole o fanno scialpinismo senza tessere, orari prestabiliti o gare, fuori dalle palestre ma all’aperto. Queste attività li impegnano in media 5 ore la settimana e generano un fatturato di 4,4 miliardi di euro l’anno. Un fenomeno notevole, anche perché la fascia d’età più numerosa è quella fra i 55 e i 70 anni. Ma su Sportweek troverete molto altro, compreso un ricordo nel trentennale della morte di Manlio Scopigno, l’allenatore “filosofo” capace di portare lo scudetto in Sardegna nel 1970. Insomma, anche in questo numero ce n’è per tutti i gusti.
Gazzetta dello Sport