Un bronzo che vale oro per Lucilla: “Se questo è un sogno non svegliatemi“

L'azzurra accolta dal dj giapponese con la canzone "Mille": "Grazie, adoro Fedez. E ora viene il bello!". Il riscatto dopo il quarto posto a squadre nel debutto di Rio: una vita dedicata a questa disciplina da quando aveva 7 anni e per il quale a 16 lasciò la famiglia

Davide Chinellato

30 luglio
– Milano

Quel bronzo così storico che ha appeso al collo se lo guarda quasi incredula. "Se è un sogno, svegliatemi" dice con un sorriso Lucilla Boari. Ha 24 anni, tira con l’arco da quando ne aveva 7, e ha fatto qualcosa che nessuna italiana era mai riuscita a fare prima di lei: vincere una medaglia olimpica. "È un bronzo, sì, ma onestamente vale oro" dice orgogliosa.

ARCO

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Per Lucilla, l’arco è la sua vita. È una passione che ha preso da papà, come la mamma insegnante di storia. Ed è una passione che l’ha portata lontano da casa a 16 anni, a lasciare il paese dove è nata, Rivalta sul Mincio (Mantova), e a trasferirsi a Cantalupa, un piccolo paese in provincia di Torino dove la Federazione di Tiro con l’Arco ha il suo centro federale. Un paese così piccolo dove i giovani atleti più promettenti possono concentrarsi solo su una cosa: il tiro con l’arco. La mattina a scuola, a Pinerolo, il pomeriggio ad allenarsi, perché l’arco se hai talento come Lucilla diventa più che passione. A Rio, le sue prime Olimpiadi, ci era arrivata pochi giorni dopo l’esame di maturità, una ragazzina catapultata in un parco giochi che a 19 anni si è trovata sul palcoscenico più importante del mondo. Era arrivata quarta con la squadra, con tanto rammarico per una semifinale sfuggita all’ultimo e una finale per il bronzo persa pochi minuti dopo.

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TOKYO

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A queste Olimpiadi Lucilla ci è arrivata maturata. Riservata, timida, sulla linea di tiro è sempre seria, quasi imbronciata. Ma nel corso della gara, di questo lungo tabellone a 64, è cresciuta di livello spinta anche dalle avversarie. "In queste gare, in questi ultimi scontri, il livello si è alzato sempre di più – racconta -. Anche il mio livello personale credo sia schizzato alle stelle in questa edizione dei Giochi. Freccia dopo freccia, dopo che magari il tuo avversario ha fatto un 10, è molto bello rispondere con un 10. Fa anche show. Ma questo è l’arco, spero di continuare così".

STORICA

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– Il suo arco l'ha portato a livelli che mai un'italiana era riuscita a raggiungere. A 24 anni, alla seconda Olimpiade in carriera, ha fatto la storia. "Sono veramente felice di aver vinto la prima medaglia alle Olimpiadi per le donne italiane – racconta orgogliosa -. Spero sia la prima di tante altre, di un cammino lungo e vittorioso per noi e per l’arco. Siamo un gruppo bello e solido, abbiamo fatto molto bene nell’ultimo periodo e spero ci siano altre medaglie da vincere". La sua Olimpiade è finita qui, con questo risultato storico. Ma a Parigi, tra tre anni, proverà a migliorarlo.

Grazie "Mille"

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Felice per il bronzo, e carica per la canzone "Mille", di Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro: Lucilla Boari non si era accorta, in primo momento, che il tormentone dell'estate italiana era stata scelta dal dj della finale di tiro con l'arco a Tokyo per introdurre la sua finale del bronzo, come da uso della disciplina. "Mi ha fatto contenta, è uno dei cantanti che amo" ha detto l'azzurra dopo il bronzo.

30 luglio 2021 (modifica il 30 luglio 2021 | 15:05)

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