L’inglese, campione in carica, è tra i favoriti al Los Angeles Country Club. Come lui sperano anche McIlroy, Rahm e Hovland: se vincesse un giocatore europeo farebbe la storia. E sarebbe un segnale importante per la Ryder Cup
– Milano
È tempo di Us Open, il terzo Major della stagione, che inizia domani al Los Angeles Country Club, un campo che non aveva mai ospitato una gara di questa importanza. Ci saranno tutti i migliori, 29 dei primi 30 della classifica mondiale, a cominciare da Matt Fitzpatrick che difende il titolo vinto lo scorso anno a Brookline. L’inglese, al suo primo Major, aveva battuto Will Zalatoris (assente quest’anno per un’operazione alla schiena che lo fermerà per tutta la stagione) e Scottie Scheffler per un colpo. Quella vittoria permise a Fitzpatrick di raggiungere Jack Nicklaus in una particolare statistica perché solo loro due hanno vinto l’US Amateur e l’US Open sullo stesso campo. Da allora, il 28enne di Sheffield ha vinto un altro torneo in America, l’RBC Heritage a Hilton Head Island in aprile battendo Jordan Spieth alla terza buca di spareggio, poi ha ottenuto due Top20, al Memorial Tournament e al Canadian Open la scorsa settimana.
Una tripletta europea? Gli ultimi due vincitori degli U.S. Open sono entrambi europei, con Fitzpatrick che ha fatto seguito a Jon Rahm un anno prima. Lo spagnolo ha ottimi ricordi della California, avendo fatto il suo debutto in un Major a Torrey Pines. Rahm è anche l’uomo con la più lunga striscia attiva di tagli passati nei Major, con 15. Se dovesse essere ancora un europeo a vincere sarebbe un fatto veramente storico perché è da più di un secolo che l’Europa non piazza una simile tripletta. Gli ultimi furono Fred McLeod (Scozia, 1908), Serge sargent (Inghilterra, 1909) e Alex Smith (Scozia, 1910). Quest’anno quattro dei primi 10 della classifica del golf mondiale sono europei (Rahm, McIlroy, Hovland e Fitzpatrick) e chissà che non sia l’anno giusto per riscrivere la storia. Fra poco più di tre mesi ci sarà la Ryder Cup (dal 29 settembre al primo ottobre al Marco Simone di Guidonia) un “nostro” successo sarebbbe davvero significativo.
C’è Molinari In campo anche Francesco Molinari che quest’anno sta ancora aspettando un risultato davvero convincente. È reduce da due tagli mancati consecutivi – al Memorial Tournament e al Pga Championship – e il miglior piazzamento stagionale sul Pga Tour è un 14° posto all’Arnold Palmer Invitational a inizio marzo. Molinari partecipa per la 13ª volta al torneo e per la 52ª a un Major. Lo Us Open è l’unico in cui non è mai entrato tra i top ten, con migliori piazzamenti nel 2021 (13°) e nel 2019 (16°). Chicco giocherà i primi due giorni con Bryson DeChambeau e Tyrrell Hatton: giovedì partenza alle 16.40 ora italiana e venerdì alle 22.10.
Il campo Il Los Angeles Country Club ospiterà il suo primo Major nei 126 anni di storia del club. Los Angeles non ospitava questo torneo dal 1948 – quando Ben Hogan vinse il primo dei suoi quattro US Open al vicino Riviera Country Club – o un Major dal 1995. Un tempo fattoria di fagioli e orzo, la struttura è stata progettata dagli architetti Herbert Fowler e George Thomas negli anni Venti. Dall’inizio del secolo è stato restaurato e il North Course ha ospitato la Walker Cup nel 2017, dove Scottie Scheffler e Collin Morikawa hanno partecipato alla vittoria americana su Gran Bretagna e Irlanda. È un percorso senza ostacoli d’acqua, un par-70 che presenta cinque par3, tra cui la caratteristica 11, una lunghissima buca in discesa lunga 260 metri.
In tv Il torneo sarà trasmesso in diretta su Sky, canale Skygolf, inizio alle 16.15.
Gazzetta dello Sport
14 giugno – 13:32